Il mercato della cannabis è in bilico, sta per subire una grossa trasformazione ed entro i prossimi dieci anni non sarà più quello che conosciamo ora. Alle piantine di marijuana sta svanendo l’aurea trasgressiva, diventeranno infatti ingredienti comuni inseriti in bevande, tè, prodotti di bellezza, integratori, nutraceutici e farmaci da banco a scopo rilassante e per migliorare l'umore magari facendo un bagno in una vasca piena di acqua ed erba, comprata al supermarket.
Mentre il mercato globale della marijuana, legale e illegale, viene stimato adesso sui 150 miliardi di dollari, il business sull’uso autorizzato soppianterà quello vietato perché destinato a crescere del 77% sul totale delle vendite e raggiungere, da solo, 166 miliardi di dollari nei prossimi 4 anni.
Il destino della cannabis sativa (canapa e marijuana) e cannabis indica (marijuana) è dunque un altro rispetto a quello prospettato fino ad oggi e, come spesso succede, quando una abitudine al consumo diventa la norma anche la voglia di trasgredire svanisce. Analizza e sostiene questa trasformazione senza precedenti un report di Euromonitor International in esclusiva ANSA per l'Italia.
Spiega Zora Milenkovic, direttore del settore bevande e tabacco della company di ricerche: “Il mercato cambierà profondamente e entro il 2030 sarà popolato di brand di prodotti per uso domestico che contengono cannabidiolo, spinto anche dall’impulso di legalizzazione che si sta realizzando in molti paesi del mondo, in testa gli Stati Uniti. Ciò significa che consumeremo sempre più bevande, cosmetici e integratori, nutraceutici per lo sport, drink senza alcol e infusi che contengono i principi attivi della cannabis e li compreremo ovunque, anche al supermercato”.
Il primo settore industriale che risentirà della rivoluzione cannabis è quello delle bevande. Prevedono gli analisti Euromonitor che i cocktail alla marijuna senza alcol scalzeranno il business tradizionale dei drink alcolici perciò la socializzazione e i rituali del bere insieme in occasioni sociali cambieranno presto. Pronta anche la trasformazione dei soft-drinks e delle bevande rilassanti sempre più a base di cannabidiolo.
L’olio di semi di canapa e dei suoi derivati sarà anche il cuore dei prodotti di bellezza a scopo anti-ossidante, anti-età, anti-infiammatorio e rilassante trascinando tutto il segmento dei prodotti per lo skincare. Molti brands della dermocosmesi si orienteranno verso prodotti dall’aria olistica per il benessere e i principi attivi della cannabis potenzieranno il filone della neurocosmesi per migliorare anche l’umore.
I semi e l’olio di canapa saranno inoltre sempre più presenti nei nutraceutici e negli integratori per dormire meglio, rilassarsi, essere in forma e di buon umore. Mangeremo barrette proteiche arricchite di cannabis e perfino pasta, zuppe e pane del fornaio conterranno semi di canapa.
Esistono oltre 100 tipi di cannabinoidi, i più rinomati sono il canabidiolo (CBD) e il tetraidrocannabinolo (THC). Questo ultimo ha delle restrizioni perché psicoattivo e viene limitato all’impiego come medicinale con prescrizione medica ma il vero boom è atteso per il segmento dei farmaci OTC, senza prescrizione medica. Conterranno i principi attivi della marijuana i supplementi di vitamine, gli analgesici, i sonniferi e i prodotti per incrementare le capacità sportive. Naturalmente, precisano gli analisti Euromonitor, l’uso di cammabis a scopo medicinale sarà regolamentato in modo diverso di paese in paese ma la rivoluzione è in atto.