Monsieur Christian Dior usava assegnare alle sue collezioni un nome, una sigla in grado di caratterizzare la costruzione dei capi. Ad esempio nella Linea ad H, ideata con la collezione Haute Couture del 1954, ogni capo veniva studiato per creare l'illusione di una silhouette allungata, fianchi stretti e vita leggermente abbassata con una cintura che ricorda la barra della H, per dare slancio alla figura. Parte proprio da quella collezione d'alta moda il ragionamento creativo di Kim Jones, direttore artistico della linea uomo di Dior, oggi in passerella a Parigi alla École Militaire con la collezione per l'autunno/inverno 2025/26. ''La Linea H di Mr. Dior era nella mia mente ancora prima di entrare nell'archivio questa stagione - ha detto lo stilista - ha elementi grafici e angolari che sono perfettamente trasportabili nel mondo maschile''. Insomma un tuffo negli archivi della couture (che custodisce capi femminili) per reinventare la moda maschile, all'insegna di gonne lunghe che toccano il pavimento, pantaloni larghi, bluse di raso con le maniche drappeggiate, cardigan corti, giacche nere con una cascata di cristalli sulle spalle, completi sartoriali doppiopetto e bomber dall'allure formale, ma anche twin set in maglia rosa tenue. Anche un tocco di mistero, con alcuni modelli che sfilano, con la colonna sonora di Michael Nyman, con un nastro sugli occhi, logato con la scritta Dior. Poi colletti a barca e scollature squadrate.
Seta e satin. ''C'è un senso della storia della moda - spiega Jones - in particolare della storia dell'abbigliamento maschile, che percorre questa collezione. Il passaggio da qualcosa di ornato e stravagante del XVIII secolo a qualcosa più lineare e utility del XIX, con gli inizi dell'abbigliamento maschile moderno''. A fine show arriva anche un cappotto in raso rosa con un taglio a kimono, tutto ricamato con cristalli (il ricamo richiama la couture primavera/estate 1948 - ripresa poi anche nei gioielli). Sono gli opposti che si attraggono, contaminazione tra maschile e femminile, ma anche epoche diverse che si uniscono. E via via che i modelli scendono da una scenografica scalinata bianco ottico sono sempre più chiari i riferimenti di cui parla Jones, rivisti in chiave menswear.
Riferimenti che erano stati condivisi prima dello show, sui social del marchio, con una serie di immagini: un tributo alla Linea ad H del 1954 ma anche un video in cui l'attore Julien De Saint Jean racconta l'importanza della lettera 'h', dalla ''silhouette precisa, lineare, un esempio di umiltà nella geometria e nella pronuncia. Onnipresente e discreta''. Tutti temi che hanno ispirato Jones, che ha accolto tra gli ospiti della sua sfilata anche Kate Moss, seduta in prima fila, e gli attori Robert Pattinson e Louis Garrel. Ma oggi è davvero una giornata speciale per lo stilista, segnata anche dalla consegna del riconoscimento di Chevalier della Legion d'honneur dalle mani di Anna Wintour. Il riconoscimento gli sarà assegnato questa sera per rendere onore al suo impegno proprio per aver celebrato l'heritage della maison in chiave moderna.
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