Dopo dieci anni tornano ad un aumentare in Italia i morti per overdose: nel 2017, rispetto all'anno precedente, c'è stata una crescita del 9,7% che ha invertito una tendenza decennale apparsa fino ad oggi consolidata. All'origine delle morti "l'impennata" nei consumi di eroina utilizzata anche mescolata con altre sostanze sintetiche che imitano gli effetti dell'oppio. Cresce moltissimo la marijuana, così come le droghe sintetiche, mentre segna una flessione la cocaina. E' quanto emerge dalla relazione annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga della Polizia sulla base dei sequestri e delle operazioni di contrasto al traffico di stupefacenti. Registrano, infatti, un +27,95% i sequestri di eroina, un +117,76% quelli di marijuana dovuta, secondo gli analisti, alla ripresa dei traffici tra le due sponde dell'Adriatico e del +101,17% per le droghe sintetiche in polvere. Al contrario i sequestri di cocaina segnano un -12,88%, dovuto principalmente al parziale dirottamento dei carichi destinati al territorio nazionale verso i grandi scali marittimi del Nord Europa; calo anche per l'hashish (-21,55%) e per le piante di cannabis (-43,31%).
Per il ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana, con delega alle politiche antidroga, i dati "confermano la necessità della massima fermezza nelle azioni di prevenzione e contrasto alla droga, che attueremo - ha detto - d'intesa con il ministro degli Interni Matteo Salvini". Il 2017, secondo l'Antidroga, si caratterizza, anche per la comparsa di un altro fenomeno che - secondo le valutazioni del Consiglio Superiore di Sanità - appare potenzialmente pericoloso per la salute degli assuntori. Si tratta della commercializzazione e dell'utilizzo delle miscele vegetali composte dalle infiorescenze essiccate della canapa sativa, a basso tenore di THC, provenienti da colture ottenute da sementi di varietà utilizzate per la produzione di canapa industriale.
Quanto agli stranieri continuano a rappresentare il 40% di tutti i denunciati per traffico e spaccio di stupefacenti: sono circa 14.000, di cui oltre 10.122 in stato di arresto (+9,21% rispetto all'anno precedente). Per quanto riguarda invece l'organizzazione del traffico e dello spaccio accanto alla 'Ndrangheta calabrese, che continua a ricoprire un ruolo di assoluta ed indiscussa centralità nel traffico della cocaina, salgono alla ribalta alcune agguerrite compagini straniere composte da marocchini, nigeriani e albanesi. Le organizzazioni albanesi, in particolare "a riprova di un salto di qualità nella propria capacità operativa - sottolineano gli analisti dell'Antidroga - contendono alle altre formazioni criminali il controllo dei segmenti delle direttrici di traffico che interessano il nostro Paese e la gestione della rete di spaccio".
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