L'urgenza di competenze STEM è indiscutibile. I dati Eurostat indicano che in tutta Europa, ogni anno, solo 2 milioni di laureati in materie STEM completano l'istruzione terziaria, il che significa 17,4 laureati STEM ogni 1.000 giovani. Nonostante queste ridotte percentuali e l'evidente necessità di attrarre nuovi talenti, le donne sono ancora in minoranza per quanto riguarda le materie di area scientifico-matematica e rappresentano solo il 34% dei laureati in Europa.
Tuttavia, queste percentuali variano a seconda del settore: ad esempio, le donne sono particolarmente sottorappresentate nel settore manifatturiero, dove solo il 22% degli scienziati e degli ingegneri è di sesso femminile, mentre si osserva un maggiore equilibrio nel settore dei servizi che vede il 46% di rappresentanza femminile. Considerando che l'80% degli italiani concorda sul fatto che le donne siano un potenziale inespresso nella forza lavoro STEM, è chiaro che il numero di idee e di nuovi modi di pensare a cui attualmente stiamo rinunciando è enorme.
Gran parte del problema è causato dalla percezione che il pubblico ha della scienza, da una diffusa incomprensione del settore e da convinzioni stereotipate sulle persone che vi lavorano. Lo State of Science Index di 3M ha rilevato che l'85% degli europei ritiene importante migliorare la diversità e l'inclusione nelle materie scientifiche. In Italia la percentuale raggiunge l’87%. Tuttavia, il 41% delle persone che si sono espresse a livello globale (e il 27% in Italia) non crede che la propria vita sarebbe molto diversa se la scienza non esistesse.
Nonostante rappresenti il fulcro di molti aspetti della vita moderna che diamo per scontati, le persone hanno ancora delle difficoltà nel collegare le STEM al quotidiano. Le aziende e il mondo intero si trovano ad affrontare sfide costanti, in continua evoluzione e sempre più complesse. Idee risolutive possono essere proposte da chiunque, ovunque e indipendentemente dall’etnia, età, identità di genere, sessualità o provenienza. Infatti, una ricerca di Cloverpop, una piattaforma di Intelligence decisionale, ha dimostrato che i team eterogenei prendono decisioni migliori, sono più innovativi e produttivi.
La presenza di modelli di riferimento concreti è fondamentale per sviluppare l'interesse delle ragazze per le materie STEM. "Ne riconosco l’importanza per esperienza personale. Mio padre, Ingegnere Aeronautico, è stato la mia principale fonte di ispirazione e mi ha sempre fatta sentire "autorizzata a entrare in un campo dominato dagli uomini. Oggi è per me un onore essere un modello di riferimento per le donne impegnate nelle discipline STEM", ha detto Patrizia Capogreco, Technical Supervisor e Advocate for Diversity in STEM di 3M.
Uno dei principali ostacoli alla creazione di una forza-lavoro diversificata nel settore STEM è dato dall'esistenza di stereotipi occupazionali. "Queste percezioni sulle persone che lavorano in determinati settori - prosegue - sono fuorvianti e demotivanti e limitano notevolmente il bacino dei talenti. È responsabilità delle organizzazioni favorire l'interesse dei giovani per la Scienza e garantire che la forza lavoro STEM sia diversificata alla pari della società in cui viviamo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA