Avevano già percepito 35 mila
euro per il reddito di cittadinanza ma avevano intestati e nella
disponibilità 70 auto le quali sono state utilizzate anche per
furti e spaccio di droga in Campania e Puglia. La Guardia di
Finanza di Chieti ha denunciato due persone residenti a
Lanciano, originari della Campania, per i reati di falso in atto
pubblico e truffa aggravata ai danni dello Stato per indebita
percezione del reddito di cittadinanza. Ad operare sono state le
Fiamme gialle di Lanciano, dirette dal capitano Domenico Siravo
che al termine di complesse indagini hanno accertato l'esistenza
di una vera e propria attività imprenditoriale nel settore del
commercio di autovetture, totalmente abusiva. Molti dei veicoli
sono risultati essere nella disponibilità di soggetti
pluripregiudicati. Nel corso di una perquisizione sono state
rivenute anche 40 carte di circolazione. I militari hanno
provveduto a notificare al P.R.A. ed alla M.C.T.C. il blocco
anagrafico, emesso dalla Procura della Repubblica di Lanciano,
finalizzato alla cancellazione d'ufficio dei 70 veicoli
intestati al prestanome ed alla limitazione delle eventuali
future operazioni di acquisto e vendita da parte del soggetto.
Qualora venissero individuate le autovetture a seguito di
controllo nei confronti del soggetto che ne ha la disponibilità,
le medesime verranno poste sotto sequestro e radiate dal
Pubblico Registro Automobilistico. Durante l'indagine è stato
anche acclarato che, sia l'evasore totale che il prestanome
intestatario delle auto, percepivano indebitamente il reddito di
cittadinanza arrecando un danno per l'Erario quantificato in
oltre 35 mila euro. Illecito segnalato anche all'Inps per la
revoca del beneficio e il recupero delle somme non spettanti.
Per Il Comandante Provinciale, Colonnello Michele Iadarola: "Ora
ci saranno controlli amministrativi volti al recupero delle
somme non pagate a titolo di bollo, Imposta Provinciale di
Trascrizione e marche da bollo, nonché al recupero della materia
imponibile sottratta a tassazione a seguito dell'attività
commerciale abusivamente esercitata. L'evasione fiscale
costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché
distorce la concorrenza e l'allocazione delle risorse, mina il
rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l'equità,
sottraendo spazi di intervento a favore delle fasce sociali più
deboli".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA