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Il letto nel Suv, la prova del Pack sleep di nuovo Dacia Duster

Il letto nel Suv, la prova del Pack sleep di nuovo Dacia Duster

Una notte tra le Alpi francesi all'insegna dell'avventura

BEAUFORT, 18 giugno 2024, 15:13

di Thierry Pronesti

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ore 22: chiudo lo sportello e mi stendo sul materassino. La fuliggine del falò a bordo lago è rimasta fuori. Rimane quasi impercettibile, in lontananza, lo scroscio della cascata. All'esterno è piombata l'oscurità e l'aria si sta raffreddando: il termometro segna appena sei gradi.
    Dentro arriva solo il rumore di campanacci, a qualche metro le mucche al pascolo mi ricordano di aver parcheggiato nel cuore delle Alpi francesi. Questa è la terra del Beaufort, il formaggio prodotto con il loro prezioso latte. Per assaggiarlo c'è tempo, intanto trascorrerò qui la notte, vicino alla diga di Saint-Guérin, a quasi 1.600 metri di quota. Non su un camper, ma a bordo di un Suv. Dacia ha portato sul nuovo Duster il 'Pack sleep' (1.700 euro se ordinato assieme all'auto, 2.104 se acquistato in un secondo momento) già introdotto sulla monovolume Jogger.
    Un modo per trasformare gli interni in un letto comodo ma senza fronzoli, adatto a chi ha un certo spirito d'avventura. Il marchio del gruppo Renault propone in aggiunta le tendine oscuranti (246 euro) per tutti i cristalli, così da avere la giusta privacy e stare al riparo dalla luce. Per chi viaggia nei luoghi caldi e deve quindi dormire fuori dall'abitacolo, oppure desidera solo avere più spazio, è disponibile la tenda (450 euro) da collegare al portellone, la stessa che già esiste per Jogger.
    Durante la marcia il Pack sleep è chiuso nel bagagliaio del Duster, un box in legno che assicura un discreto volume di carico. Per poter realizzare la propria camera da letto su quattro ruote bastano pochi minuti. Sedili posteriori abbassati e portellone aperto, con due cavalletti si posiziona il telaio su cui poi estendere i pannelli ripiegati. La struttura diventa così una rete pronta ad accogliere il materassino pieghevole.
    Tutta la superficie a disposizione viene sfruttata: 190 centimetri di lunghezza per 130 di larghezza, con l'ampiezza massima in corrispondenza dei due sportelli posteriori. Da soli c'è spazio in abbondanza. Anche una coppia, se affiatata, può trascorrere la notte in tranquillità. L'illuminazione è garantita dalle lampade Youclip, posizionabili in diversi punti dell'abitacolo.
    Dentro a un buon sacco a pelo il freddo resta fuori, anche abbassando leggermente un finestrino per evitare la condensa. Il materassino non è molto spesso ma fa il suo dovere: le misure sono un inevitabile compromesso tra il comfort e la necessità di mantenere una certa distanza dalla parte alta dell'abitacolo. Le possibilità di sollevare il capo sono limitate dall'altezza della struttura, un po' come nella parte bassa di in un letto a castello. Ma una volta stesi con i vetri oscurati dalle tendine, ci si dimentica quasi di essere in un'auto. A patto di scegliere luoghi freschi e lontani dai raggi diretti del sole. Le temperature roventi non consentono di dormire in un veicolo, neppure se dotato di una sistema ad hoc come quello di Dacia. Ecco perché la prova a metà giugno del Pack sleep si svolge in Savoia, tra le Alpi del Beaufortain.


    L'itinerario scelto per arrivarci è stato un buon banco di prova per il nuovo Duster, testato nella motorizzazione Tce 130 4x2. Poco meno di 200 chilometri dall'aeroporto di Lione affrontando autostrada, strade comunali e poderali. Il motore Mild Hybrid è pronto e reattivo e il Suv, complice la leggerezza, si muove bene sia nel traffico cittadino sia lungo le arterie ad alto scorrimento. Lo spazio per passeggeri e bagagli abbonda e il design degli interni è pulito ed essenziale. Scelte come le plastiche rigide e i tappetini in gomma aiutano a mantenere concorrenziale il rapporto qualità-prezzo, in un veicolo versatile che non disdegna l'off-road. L'assetto è più votato alle strade asfaltate ma l'ultima arrivata della casa romena si comporta bene anche sullo sterrato.
    Una decina di chilometri prima del lago di Saint-Guérin si passa dal Col de La Louze. Qui, a oltre 2.100 metri di quota, si può ammirare anche il Monte Bianco. Per raggiungere questo passo si incrociano solo i pick-up e i trattori degli allevatori.
    Duster percorre senza problemi la poderale per raggiungerlo.
    Terra, ghiaia, un po' di fango e qualche ruscello: man mano che si sale di quota le mandrie di mucche al pascolo lasciano spazio ai versanti ancora un po' innevati. Pendenze significative, seppur non estreme, dove le due ruote motrici sono sempre bastate. Come nella discesa che porta fino ai 1.570 metri del lago di Saint-Guérin. Un bacino con 13 milioni di metri cubi di oro blu: la diga, lunga 250 metri, è stata costruita a fine anni cinquanta per dare energia idroelettrica alle valli circostanti.
    Oggi è anche il punto di partenza di una ricca rete di sentieri - imperdibile la passerella sospesa sul lago - e luogo ideale dove sostare per provare il Pack sleep.
    Sistemi per poter dormire in auto sono normalmente realizzati da produttori terzi. Dacia ha voluto produrne uno da sé, puntando sul desiderio di esperienze 'outdoor' dei propri clienti. Per Jogger, il pacchetto è già proposto da qualche tempo: ne sono stati venduti circa 2.500, dei quali 800 in Francia, il mercato più importante per il marchio. Ora gli occhi sono puntati sul nuovo Suv e sulle sue potenzialità. Chi ama l'avventura e la vita all'aria aperta apprezzerà i pregi del Pack sleep. Trascorrere una notte fuori casa senza preoccuparsi di prenotare una camera d'albergo restituisce un grande senso di libertà. Una valida alternativa al pernottamento tradizionale, almeno per alcuni. A patto di trovare il luogo adatto e di accettare di essere lontani dai comfort degli hotel. Ma molto vicini alle stelle, quelle vere.
   

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