L'ESP, acronimo di Electronic Stability Program, aiuta a mantenere la stabilità dell'auto anche in situazioni difficili, evitando pericolose perdite d'aderenza, con conseguenti incidenti, frenando in maniera selettiva le singole ruote. Il suo debutto, in Svezia, risale a circa 30 anni fa, precisamente nel mese di febbraio del 1995, quando fece la sua comparsa sulla Mercedes Classe S coupé.
Il confronto tra una vettura dotata di questo sistema ed un'altra priva del dispositivo, e costantemente in sbandata, mostrò, da subito, la validità di un congegno che oggi è indispensabile sulle vetture moderne.
Forte di uno viluppo congiunto tra Mercedes-Benz e Bosch, l'ESP arrivò ad una platea più ampia grazie alla Classe A del 1998, quella rivista per superare in maniera impeccabile il temuto test dell'alce. Successivamente, divenne uno strumento di sicurezza imprescindibile per i costruttori, ed è stato affinato, nel tempo, per adattarsi al meglio alle caratteristiche delle varie tipologie di auto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA