E' stata scoperta una nuova
molecola che potrebbe aiutare la lotta al diabete. Il ritrovato
ha la firma dei ricercatori dell'Università dell'Alabama a
Birmimgham, dell'Università del Massachusetts e della Cornell
University che hanno notato come riesca a migliorare in modo
significativo quattro caratteristiche della malattia:
l'iperglicemia (l'aumento della glicemia nel sangue),
l'iperglucagonemia (l'aumento dell'ormone glucagone che
contrasta gli effetti dell'insulina, favorisce la produzione di
glucosio e aumenta la glicemia), la produzione eccessiva del
glucosio da parte del fegato e la steatosi epatica (condizione
nota anche come 'fegato grasso'). La molecola è la Sri-37330
e ha evitato che i topi avessero il diabete indotto da
streptozotocina e obesità e ha migliorato l'omeostasi del
glucosio. Gli studiosi, in un lavoro pubblicato sulla rivista
Cell Metabolism, hanno descritto le forti proprietà
antidiabetiche di questo composto chimico di nuova concezione.
Lo Sri-37330 è stato scoperto dopo 20 anni di ricerche a seguito
di uno screening che ha riguardato circa 300.000 composti. Il
diabete è una malattia che colpisce due ormoni: l'insulina e il
glucagone. In persone sane, l'insulina aiuta le cellule ad
assorbire glucosio dal sangue quando i livelli di glucosio sono
elevati e il glucagone aiuta il fegato a rilasciare glucosio nel
flusso sanguigno quando i livelli di glucosio sono bassi. Nel
diabete, il rilascio di insulina è ridotto, la sensibilità
cellulare all'insulina può diminuire e il rilascio di glucagone
è eccessivo. Ciò può causare un circolo vizioso di aumento dei
livelli di glucosio nel sangue. Lo Sri-37330 sembra agire
positivamente sulle isole pancreatiche che producono i due
ormoni e anche sul fegato. Gli studi preclinici suggeriscono
che questo potenziale farmaco potrebbe essere utile sia nel
diabete di tipo 1 sia in quello di tipo 2. La sua efficacia nel
ridurre il fegato grasso nei topi potrebbe portare anche a un
nuovo trattamento della Nafld, la malattia del fegato grasso non
alcolica.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA