La restrizione calorica aiuterebbe a curare il cancro e secondo i ricercatori dell'Istituto Nazionale dei Tumori (Int) di Milano riuscirebbe a "potenziare" le cellule immunitarie con attività antitumorale. Da queste basi parte lo studio Breakfast-2 sul tumore del seno 'triplo negativo' per verificare e approfondire i dati a disposizione e "confrontare la restrizione calorica ciclica rispetto a un'alimentazione non restrittiva, ma sana e bilanciata". Lo hanno annunciato i ricercatori dell'Int milanese.
Lo studio, reso possibile anche grazie al contributo di Fondazione Giuliani, durerà due anni circa e coinvolgerà 12 Centri, per un totale di circa 150 donne arruolate, nella fascia d'età 18-75 anni. Si tratta di donne con tumore al seno triplo negativo in stadio precoce, candidate a ricevere un trattamento a base di quattro chemioterapici e un immunoterapico prima dell'intervento chirurgico. "Per la prima volta, l'approccio nutrizionale viene valutato in uno studio che prevede un braccio di controllo, come comunemente effettuato negli studi clinici", spiega Giovanni Apolone, Direttore Scientifico dell'Int, sottolineando che è previsto l'utilizzo di una web app che "permette di avere in tempo reale un'idea globale sull'andamento dello studio, sull'aderenza delle pazienti al trattamento, sugli eventuali effetti collaterali e sullo stato di salute di ogni persona coinvolta, senza passaggi intermedi".
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