/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Dopo un infarto dormire tanto aiuta la guarigione del cuore

Dopo un infarto dormire tanto aiuta la guarigione del cuore

Segnala al cervello il bisogno di sonno riparatore

31 ottobre 2024, 13:54

Redazione ANSA

ANSACheck
Dopo un infarto dormire tanto aiuta la guarigione del cuore - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo un infarto dormire tanto aiuta la guarigione del cuore - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo un infarto il corpo riceve il comando di rimanere sonnolento per favorire la guarigione del muscolo cardiaco e ridurre l'infiammazione: lo rivela un lavoro pubblicato su Nature, e condotto presso la Icahn School of Medicine a Mount Sinai. Ciò accade perché il cuore invia segnali speciali al cervello. Si tratta della prima ricerca che dimostra come cuore e cervello comunichino tra loro tramite il sistema immunitario per promuovere il sonno e il recupero dopo un grave evento cardiovascolare. I risultati suggeriscono che il sonno dovrebbe essere una priorità nella gestione clinica post-infarto, incluse le cure in terapia intensiva dove il sonno è spesso interrotto, e nella riabilitazione cardiaca.

"Questo studio dimostra per la prima volta che il cuore regola il sonno durante un danno cardiovascolare usando il sistema immunitario per inviare segnali al cervello", afferma l'autore principale Cameron McAlpine. "I nostri dati mostrano che dopo un infarto il cervello subisce cambiamenti profondi che aumentano il sonno, e nelle settimane successive si osserva un incremento della necessità di dormire", aggiunge McAlpine. "Abbiamo scoperto che l'infiammazione neurologica e il reclutamento di cellule immunitarie chiamate monociti nel cervello è una risposta adattativa benefica che aumenta il sonno per facilitare la guarigione del cuore e ridurre l'infiammazione dannosa".

I ricercatori hanno scoperto questo fenomeno su topi. Inducendo attacchi cardiaci e analizzando il cervello tramite dispositivi wireless di elettroencefalogramma, hanno trovato un aumento di tre volte del sonno a onde lente, il cosiddetto sonno profondo caratterizzato da onde cerebrali lente e ridotta attività muscolare. Studiando i cervelli dei topi con infarto, hanno trovato che i monociti dal sangue migravano al cervello e utilizzavano una proteina chiamata fattore di necrosi tumorale (Tnf) per attivare i neuroni nel talamo, aumentando il sonno.

Questo fenomeno si verificava solo nei topi infartuati. In ulteriori test su pazienti post-infarto seguiti per due anni, il cui sonno è stato monitorato per quattro settimane dopo l'attacco di cuore, è emerso che quelli con qualità di sonno peggiore mostravano un rischio doppio di nuovi eventi cardiovascolari rispetto a coloro che dormivano bene, con miglioramenti significativi della funzione cardiaca nei buoni dormitori. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza