E' stata inaugurata oggi a
Khartoum l'"Helpline of the Family and Child Protection Unit"
(Fcpu) federale, una linea telefonica cui segnalare casi di
tratta di bambini. Lo si è appreso dalla capitale sudanese. Il
progetto è finanziato dall'Aics, l'Agenzia Italiana per la
Cooperazione allo Sviluppo.
L'Italia in Sudan si conferma così in prima linea per la
tutela dei minori a rischio, nonché vittime di abusi e di
traffico internazionale. "È necessario sviluppare strategie
efficaci per l'infanzia e l'adolescenza ", ha affermato Michele
Tommasi, Ambasciatore d'Italia in Sudan. "Procedure standard a
tutela dei bambini vittime di traffici internazionali e una rete
di assistenza telefonica a livello nazionale - ha aggiunto il
Diplomatico - sono state realizzate dall'AICS in collaborazione
con la Family and Child Protection Unit di Khartoum al fine di
facilitare l'identificazione delle vittime e fornire loro
tempestiva assistenza".
Per combattere il traffico e ogni forma di sfruttamento,
violenza, disagio e abuso a danno di minori, ha argomentato
Tommasi, è necessario l'impegno congiunto delle controparti
locali e della comunità internazionale. "E in Sudan questa
collaborazione è esemplare", ha sottolineato l'Ambasciatore.
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