Per sensibilizzare le famiglie sul corretto utilizzo di internet, dispositivi e piattaforme digitali da parte dei ragazzi, le associazioni di pediatri Acp, Fimp e Sip in collaborazione con Meta e Fondazione Carolina lanciano su tutto il territorio nazionale il progetto 'Connessioni delicate'. Obiettivo dell'iniziativa è promuovere la consapevolezza sul corretto uso della tecnologia e buone pratiche in questo campo grazie alla guida di oltre 11.000 medici pediatri presenti su tutto il territorio nazionale, ai quali verranno forniti momenti di formazione ed informazione - oltre a materiali educativi e multimediali disponibili anche per le famiglie sul sito www.minorionline.com - dedicati alla prevenzione dei pericoli in cui i minori possono incorrere online.
Il lancio su scala nazionale - spiega una nota - segue una prima fase pilota del progetto, realizzata lo scorso anno da un pool di medici pediatri volontari che ha coinvolto circa 800 famiglie in tutta Italia. E' emersa una scarsa percezione delle famiglie sui rischi dell'uso improprio della tecnologia digitale: dai sintomi della dipendenza, ai principali pericoli in termini di salute psicofisica, come sexting e grooming.
Questi risultati hanno permesso di redigere un primo 'Bilancio sulla salute digitale', un documento che consentirà ai pediatri di definire i parametri di sviluppo psicofisico dei bambini, con particolare attenzione alla sfera del digitale. I risultati del progetto pilota hanno costituito anche la base per organizzare, a partire dal mese di aprile, training di approfondimento da remoto, per dare ai pediatri tutti gli strumenti per guidare i genitori e aiutarli a capire, ad esempio, quale è l'età sotto la quale è sconsigliato l'uso della tecnologia o l'importanza di dedicare totale attenzione ai bambini durante il momento dell'allattamento. Un Comitato Scientifico, composto da due professionisti per ogni ente coinvolto, ha realizzato il materiale necessario all'avvio dell'iniziativa. Meta e Fondazione Carolina, nata in memoria di Carolina Picchio - prima vittima riconosciuta in Italia di cyberbullismo - hanno collaborato alla realizzazione di materiale formativo e metteranno a disposizione strumenti di supporto per le famiglie e i percorsi formativi per i pediatri.
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