Scoperte da scienziati italiani piccole molecole di Rna circolari (così chiamate perché presentano una struttura ad anello) che potrebbero avere un ruolo nel rabdomiosarcoma, un tumore pediatrico ad alta diffusione.
Resi noti su Nature Communications, i risultati di questa ricerca aprono una strada all'identificazione di innovativi approcci terapeutici contro questa forma di cancro.
Lo studio si deve a ricercatori dell'Istituto Italiano di Tecnologia e della Sapienza Università di Roma, ed è guidato da Irene Bozzoni.
Gli Rna circolari (circRna) rappresentano una classe da poco riscoperta in quanto, sono difficili da identificare in campioni biologici. I circRna svolgono molteplici funzioni all'interno della cellula e per questo sono coinvolti in processi fondamentali ma anche nello sviluppo di diverse patologie, tra cui il cancro.
Il rabdomiosarcoma è classificato tra i cosiddetti sarcomi dei tessuti molli che origina da cellule staminali da cui derivano numerosi tessuti, tra cui il muscolo scheletrico. Per questo motivo, tale tumore può presentarsi in tutte le sedi in cui sono presenti i muscoli.
Gli scienziati hanno caratterizzato l'espressione degli Rna circolari in questo tumore, scoprendo che alcuni di questi mostrano livelli più alti rispetto ai tessuti sani circostanti.
Ciò dipende da un gruppo di proteine che a loro volta presentano livelli decisamente alti in biopsie di rabdomiosarcoma e che promuovono la proliferazione e l'attività metastatica delle cellule tumorali di rabdomiosarcoma. Questo effetto potrebbe essere in parte riconducibile alle molecole di Rna circolare direttamente regolate da tali proteine.
I risultati di questo studio, finanziato dalla Fondazione Airc, rappresentano un prezioso contributo per la comprensione dei meccanismi molecolari alla base di questo tumore e per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici laddove le strategie tradizionali hanno fallito.
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