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Nuovo approccio contro la sindrome dell'intestino irritabile nei bambini

Nuovo approccio contro la sindrome dell'intestino irritabile nei bambini

Da un mix di molecole anti-neuroinfiammazione riduzione del dolore addominale

ROMA, 13 giugno 2024, 16:36

Redazione ANSA

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colon , laboratori - RIPRODUZIONE RISERVATA

colon , laboratori - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nuove prospettive terapeutiche contro la sindrome dell'intestino irritabile nei bambini grazie ad una combinazione di molecole anti-neuroinfiammazione che determinano una riduzione dei sintomi del dolore addominale. Lo dimostra uno studio guidato da Giovanni Di Nardo, professore di Pediatria alla Facoltà di Medicina e Psicologia dell'Università La Sapienza di Roma, condotto in tre centri italiani di riferimento per la gastroenterologia pediatrica (Sapienza Università di Roma, Ospedale universitario Sant'Andrea; Ospedale Fatebenefratelli-Sacco, Milano; Ospedale pediatrico Santi Antonio e Biagio e C. Arrigo, Alessandria) e pubblicato su Nutrition Journal.
    Lo studio ha evidenziato come la somministrazione di una forma della molecola palmitoiletanolamide (Pea) utilizzabile dall'organismo (micronizzata), in associazione a polifenolo polidatina (Pd), sia un approccio sicuro ed efficace per contrastare i sintomi del colon irritabile, migliorando il benessere generale nei bambini afflitti dalla patologia. Lo studio ha coinvolto 70 bambini (età media 13 anni) dei quali 34 hanno ricevuto l'associazione micronizzata Pea/Pd e 36 un placebo, somministrati tre volte al giorno per un periodo di 12 settimane. Dai risultati è emerso che il 50% dei pazienti del gruppo Pea\Pd ha raggiunto la remissione completa dopo 12 settimane di trattamento, con riduzione della diarrea, dell'intensità e della frequenza del dolore addominale rispetto al gruppo placebo. Nessun evento avverso è stato registrato durante il periodo di studio. La sindrome dell'intestino irritabile è un disturbo funzionale gastrointestinale, caratterizzato dalla presenza di episodi ricorrenti di dolore addominale associato a diarrea e stipsi.
    "La Pea modula le cellule immunitarie mastociti iperattivate, contribuendo al controllo della neuroinfiammazione e del dolore.
    Evidenze scientifiche hanno inoltre dimostrato che la molecola diminuisce la permeabilità della barriera intestinale, sia in vitro che in vivo - spiega Di Nardo - La polidatina (Pd) è, invece, un polifenolo naturale nonchè forma glicosilata del resveratrolo.Agisce in sinergia con la Pea nel ridurre l'attivazione dei mastociti e lo stress ossidativo locale. Uno studio pilota condotto su adulti affetti da sindrome dell'intestino irritabile ha rivelato un effetto significativo della Pea/Pd nel miglioramento del dolore addominale, suggerendo il suo potenziale come approccio naturale promettente per la gestione del dolore. L'associazione Pea/Pd è stata utilizzata con successo anche in altre forme di dolore viscerale cronico, dove il ruolo della neuroinfiammazione è ben riconosciuto".
   

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