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Rapporto CREA, sanità in Fvg migliora performance per +8%

Rapporto CREA, sanità in Fvg migliora performance per +8%

Studio Università Tor Vergata presentato oggi a Roma

UDINE, 20 giugno 2024, 16:17

Redazione ANSA

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Il Servizio Sanitario della Regione Fvg ha registrato un complessivo miglioramento delle performance valutato in 8 punti percentuali rispetto alla rilevazione 2023.
    Una tendenza che continua a mostrare risultati positivi, evidenziando dal 2017 ad oggi, un incremento che va dallo 0.35% allo 0.50% attuale, con tendenza a ulteriori progressioni. Lo ha certificato il report "Opportunità di tutela della Salute: le performance regionali" redatto dall'Università Tor Vergata di Roma, presentato oggi a Roma.
    Per l'assessore alla salute Riccardo Riccardi "la visione prospettica che ci offre lo studio CREA è dirimente rispetto a qualsiasi polemica: è con il governo del centrodestra che alla sanità regionale è stata impressa una svolta verso il miglioramento. Non siamo noi a dirlo ma un ente terzo, indipendente e autorevole come l'Università di Tor Vergata".
    Riccardi parla di "una riorganizzazione efficace, che nessuno ha avuto coraggio di fare nei precedenti 30 anni, e che garantirà un futuro alla sanità. Un passato di indecisioni e scelte discutibili ci hanno presentato un conto salato che stiamo pagando assieme alla popolazione".
    La valutazione delle performance degli indicatori del rapporto CREA è passata dallo 0.42% attribuito nello scorso anno, allo 0.50% nel rapporto 2024: incremento che porta la sanità del Fvg a livelli di tutela socio-sanitaria valutati "omogenei e con una netta tendenza al miglioramento complessivo". L'analisi di Tor Vergata mostra criticità nell'indice di implementazione della rete oncologica e nel tasso di attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico per gli indicatori dell'innovazione. Per il sociale le voci critiche sono sempre due: il tasso di disabili e/o anziani che ricevono assistenza domiciliare integrata con servizi sanitari e il tasso di persone deboli o a rischio (anziani e poveri) che ricevono interventi per l'integrazione sociale.
    "Su questi temi in particolare - ha detto Riccardi - stiamo costruendo una rete di assistenza territoriale che dovrà dare risposte a questi bisogni intervenendo in modo organico sulla realtà locale".
    L'ultimo indicatore in zona rossa è il tasso di accesso al pronto soccorso che palesa un utilizzo inappropriato dei servizi di Emergenza Urgenza da parte della popolazione: vanno contenuti gli accessi di codici bianchi e verdi ampliando l'assistenza territoriale. Contenute criticità anche per gli indicatori economico-finanziari come l'incidenza dei consumi sanitari su consumi e spesa sanitaria pro-capite.
    Numerosi invece quelli che segnano la positività: partendo dal raggiungimento dell' equilibrio nell'indicatore relativo alla Spesa sanitaria pubblica pro-capite ovvero la distanza tra spesa sanitaria pubblica regionale e media europea.
    "L'attrattività del nostro sistema sanitario resiste e riusciamo a contenere il numero delle persone che emigrano per avere una risposta al loro bisogno di salute". Bene anche la quota delle prestazioni specialistiche ambulatoriali in priorità B (10 giorni) nei tempi previsti (oltretutto in miglioramento) e il tasso di rinuncia alle prestazioni per motivazioni economiche, liste d'attesa lunghe, costi eccessivi. E ancora: "le politiche di prevenzione e una capillare campagna di informazione ed educazione alla salute stanno dando i loro frutti".
   

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