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Sequenziato il più grande genoma del regno animale

Sequenziato il più grande genoma del regno animale

Appartiene ai pesci dipnoi ed è pari a 30 volte il genoma umano

26 agosto 2024, 07:56

di Elisa Buson

ANSACheck
Un esemplare di Lepidosiren paradoxa, appartenente al lignaggio dei dipnoi sudamericani (fonte: OpenCage, Wikimedia Commons) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un esemplare di Lepidosiren paradoxa, appartenente al lignaggio dei dipnoi sudamericani (fonte: OpenCage, Wikimedia Commons) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sequenziato il più grande genoma del regno animale: è 30 volte il genoma umano, appartiene ai pesci dipnoi (detti anche 'polmonati'), veri e propri fossili viventi che aiuteranno a capire come i primi vertebrati hanno colonizzato la terraferma circa 400 milioni di anni fa. Lo studio è pubblicato sulla rivista Nature dal gruppo di ricerca internazionale guidato dalle università di Wurzburg e Costanza in Germania.

I pesci dipnoi attualmente viventi si dividono in tre lignaggi principali: ci sono quelli sudamericani, quelli africani e quelli australiani. Il genoma di quelli sudamericani è il vero detentore del primato per le sue dimensioni extra-large. "Con oltre 90 miliardi di basi, il Dna delle specie sudamericane è il più grande di tutti i genomi animali ed è più del doppio del genoma dei dipnoi australiani: 18 dei suoi 19 cromosomi, presi singolarmente, sono più grandi dell'intero genoma umano", afferma il biologo Axel Meyer.

Queste dimensioni così sorprendenti sono dovute alla presenza di trasposoni, sequenza di Dna mobili che si replicano e si spostano autonomamente da una posizione all'altra nel genoma facendolo espandere. Questo fenomeno, presente anche nel genoma umano, si verifica nei dipnoi a una velocità elevatissima, la più alta mai documentata finora: ogni 10 milioni di anni il loro genoma è cresciuto delle dimensioni dell'intero genoma umano. "E continua a crescere", sottolinea Meyer. "Abbiamo trovato prove che i trasposoni responsabili sono ancora attivi". 

Sebbene lo spostamento casuale dei trasposoni possa alterare la sequenza dei geni, il genoma dei dipnoi è risultato essere inaspettatamente stabile e conservato, tanto da permettere ai ricercatori di ricostruire l'architettura originaria del set di cromosomi dei primi vertebrati terrestri.

Dal confronto tra i genomi dei tre lignaggi dei dipnoi è emerso che quelli australiani hanno ancora pinne simili ad arti come quelle che permisero ai loro antenati di conquistare la terraferma. Inoltre si sono trovate prove del legame evolutivo tra le pinne a raggi dei pesci ossei e le dita dei vertebrati terrestri.

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