E’ grazie a una teoria elaborata più di 250 anni fa da un genio matematico autodidatta che è stata data una prima risposta parziale al problema dei tre corpi, da secoli un autentico rompicapo per il quale non esiste attualmente una soluzione e oggi reso popolare anche grazie a un romanzo e a una serie Tv. E’ stato il matematico Joseph-Louis Lagrange nel 1772 a dare una soluzione parziale, considerando la presenza di un corpo molto più piccolo degli altri due e a raccontare la storia di questo contributo in un video è l’Accademia delle Scienze di Torino.
Nel 1757 Lagrange è stato infatti tra i fondatori di quello che fu il primo nucleo dell’Accademia, ossia la Società Scientifica Privata Torinese, insieme al conte Giuseppe Angelo Saluzzo di Monesiglio, che era un chimico, e al fisico e medico Giovanni Francesco Cigna. Concepita quando i viaggi nello spazio erano impossibili da immaginare, quella teoria di Lagrange rende possibili oggi molte missioni di esplorazione, compresa quella del più potente dei telescopi spaziali, il James Webb Space Telescope. Questo filo rosso tra passato e presente attraverso più di due secoli di storia è ricostruito nel video, accessibile sul sito dell’Accademia delle Scienze di Torino e a cura della giornalista Silvia Rosa Brusin.
Oggi missioni spaziali come quella del telescopio James Webb possono scoprire i segreti dell’universo dai punti di osservazione privilegiati individuati nel 1772 da Lagrange. Sono cinque, sono contraddistinti dalla lettera L seguita dal numero e calcolano la posizione di tre masse, una delle quali inferiore alle altre due. Dei cinque punti,L4 e L5 sono i vertici di triangoli equilateri costruiti sui segmenti che uniscono i baricentri di Terra e Sole, mentre i punti L1, L2 e L3 sono sulla linea Terra-Sole e ne sono i baricentri: L1 a metà, L2 dal lato della Terra, L3 da quello del Sole. Sono punti di equilibrio nei quali l’oggetto di massa inferiore si trova indisturbato dall’azione gravitazionale delle altre due masse.
“Mi ha affascinato l’idea di un giovane matematico autodidatta che ha pensato a come risolvere un problema insolubile, quello dei tre corpi”, osserva Rosa Brusin. “In una lettera Lagrange aveva scritto: ‘sono cose che non riguardano il nostro mondo, ma che un giorno potranno essere utili'. Lo aveva fatto – osserva la giornalista – molto tempo prima del primo satellite diretto al punto lagrangiano L1, l’International Sun-Earth Explorer-3 lanciato il 12 agosto 1978".
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