Una piattaforma italiana per studiare e monitorare il meteo spaziale: è Aspis, l’Infrastruttura che sarà presto realizzata dall’Agenzia Spaziale Italiana per comprendere al meglio e limitare anche i rischi dovuti alle tempeste geomagnetiche, come quella che ha investito il nostro pianeta a inizio maggio. Al tema è stato dedicato il convegno Caesar organizzato da Asi e Istituto Nazionale di Astrofisica.
“Un convegno in cui abbiamo discusso i risultati ottenuti con Caesar che ha portato alla realizzazione del prototipo della prima banca dati di meteorologia spaziale di cui si doterà l'Asi”, ha detto all’ANSA la coordinatrice del progetto Monica Laurenza. Il Sole con le sue emissioni è la principale fonte di energia del nostro pianeta, ma la sua attività non è sempre costante perché può avere sbalzi con effetti che generano della sorta di tempeste che possono avere effetti su tutto il Sistema solare, compreso il nostro pianeta. Una dimostrazione spettacolare è avvenuta attorno all’11 maggio, quando anche nei cieli dell’Italia sono stati ben visibili bagliori notturni.
Lo studio del meteo spaziale è importante sia per la messa in sicurezza delle tecnologie, perché si stima che eventi più gravi rispetto a quello di maggio 2024 possano produrre danni per miliardi di euro, sia per la salute umana, ad esempio per gli astronauti o i passeggeri di voli intercontinentali. Caesar ha permesso di sviluppare la prima banca dati italiana del settore e il suo successo apre ora le porte a un sistema più ampio denominato Aspis: “un’infrastruttura il cui obiettivo è diventare il nodo di aggregazione e sviluppo delle attività scientifiche legate alla Ricerca sullo Space Weather della comunità scientifica Italiana” ha detto Giuseppe Sindoni, capo progetto di Aspis per l’Asi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA