/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Reattori a fusione, una nuova strada per misurarne la potenza

Reattori a fusione, una nuova strada per misurarne la potenza

È una delle più grandi sfide per l'uso dell'energia che imita le stelle

ROMA, 06 agosto 2024, 07:51

di Benedetta Bianco

ANSACheck
Rappresentazione artistica di una reazione di fusione nucleare (fonte: dani3315, iStock) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione artistica di una reazione di fusione nucleare (fonte: dani3315, iStock) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una delle più grandi sfide legate all'utilizzo dell'energia nucleare sta nel misurare la potenza raggiunta dai nuovi reattori a fusione, e un importante contributo in merito arriva ora da due studi internazionali guidati dall'Italia: pubblicati sulle riviste Physical Review C e Physical Review Letters e guidati dall'Istituto per la Scienza e Tecnologia dei Plasmi del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Milano. Entrambe le ricerche, alle quali hanno contribuito l'Università Milano-Bicocca, l'Università di Milano e il centro di ricerca dell'Enea di Frascati (Roma), sono riuscite a trovare una strada alternativa e molto affidabile all'unica al momento disponibile, sfruttando i raggi gamma prodotti durante la reazione.  

Ad oggi l'unica tecnica di misura diretta della potenza di fusione consiste nel contare il numero di neutroni (i costituenti degli atomi insieme a protoni ed elettroni) generati dalla fusione tra deuterio e trizio, i due isotopi dell'idrogeno più utilizzati. Questa tecnica, però, presenta diversi ostacoli: in particolare, richiede procedure molto complesse, oltre a lunghe e costose campagne di calibrazione.

I ricercatori guidati da Marica Rebai per il lavoro su Physical Review C e da Andrea Dal Molin e Davide Rigamonti per quello publicato su Physical Review Letters hanno trovato finalmente un'alternativa.
 "Il nuovo metodo sviluppato si basa sulla misura assoluta dei due raggi gamma emessi nella reazione, una misura mai effettuata prima con sufficiente accuratezza", dice Rebai. "Fino ad oggi, l'assenza di un metodo diretto e alternativo al conteggio dei neutroni era un ostacolo alla validazione indipendente dei risultati ottenuti dagli esperimenti in corso e all'autorizzazione dei futuri impianti commerciali", aggiunge Marco Tardocchi dell'Istp-Cnr, coordinatore del progetto. "Questo tipo di misura basata sul conteggio di raggi gamma, invece, rappresenta l'unica tecnica possibile anche in vista dell'utilizzo di futuri reattori basati su carburanti alternativi che non producono neutroni".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza