Nel 2015 ha intercettato il primo cinguettio di un'onda gravitazionale insieme ai due rivelatori americani Ligo e adesso è il modello che guida la nuova astronomia: il rivelatore Virgo, che con i suoi bracci attraversa la campagna Toscana a Cascina (Pisa), festeggia 20 anni guardando al futuro. Fa parte dell'Osservatorio Gravitazionale Europeo (Ego) ed è nato nel 2004 dalla collaborazione fra Istituto nazionale di Fisica Nucleare (Infn), Consiglio nazionale delle ricerche francese (Cnrs) e Istituto olandese di Fisica subatomica (Nikhef).
"Virgo è un modello di grande successo", ha detto il ministro dell'Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, nel video messaggio inviato alla cerimonia per il compleanno di questo strumento che "dobbiamo - ha aggiunto - a due pionieri della scienza, due visionari, l'italiano Adalberto Giazotto e il francese Alain Brillet. A loro, da parte nostra, va la promessa di far prosperare questa ricerca nella culla europea che l'ha vista nascere". Il modo per farlo, ha proseguito il ministro, è promuovere la costruzione dell'Einstein Telescope, l'osservatorio di terza generazione per le onde gravitazionali che l'Italia si è candidata a ospitare in Sardegna. "Ci auguriamo - ha aggiunto - che l'interazione tra Ego e il futuro Einstein Telescope diventi sempre più intensa e costruttiva".
Proprio a Cascina si è riunito anche il Consiglio dei rappresentanti governativi delegati a discutere della realizzazione dell'Einstein Telescope per discutere i possibili tempi e configurazioni della futura infrastruttura europea di ricerca.
Guarda al futuro anche il Nobel Giorgio Parisi, che ha partecipato alla cerimonia con il direttore di Ego Massimo Carpinelli e con il presidente dell'Infn Antonio Zoccoli. "L'Einstein Telescope è la continuazione di quanto è stato fatto con Virgo e Ligo", ha detto Parisi. Grazie a questi strumenti, che lavorano in simultanea, si è capito come fare queste cose e migliorale. Grazie a questa esperienza è possibile il progetto dell'Einstein Telescope", ha aggiunto.
Parlare di Virgo è impossibile senza citare l'Einstein Telescope anche per il direttore di Ego Massimo Carpinelli: "dopo 20 anni si guarda al futuro e la nuova sfida è l'Einstein Telescope", ha detto. "L'esperienza dei pionieri di questo settore, come quella di Ego e Virgo, è decisiva per costruire basi solide al futuro dell'astronomia gravitazionale e multimessaggera, e naturalmente, per la grande impresa europea di Einstein Telescope".
Anche per Zoccoli "Virgo ha avuto il grande merito di avere aperto la via all'astronomia multi-messaggera, grazie alla grande trazione di ricerca italiana". Quello sulle onde gravitazionali "è un campo di ricerca fondato da Edoardo Amaldi, che a 50 anni dalla previsione della loro esistenza aveva capito che le onde gravitazionali potevano essere misurate e 50 anni più tardi sono state misurate" e "la leadership che abbiamo conquistato, di cui Virgo è testimonianza, ci permette di guardare con fiducia al futuro, sostenendo con determinazione - ha concluso - la realizzazione di un rivelatore di onde gravitazionali di terza generazione in Europa: l'Einstein Telescope".
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