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Al Cnr test di comunicazioni quantistiche, in onore di Marconi

Al Cnr test di comunicazioni quantistiche, in onore di Marconi

Con la tecnologia utilizzata anche al G7

13 giugno 2024, 15:52

di Leonardo De Cosmo

ANSACheck
Le tecnologie quantistiche nate anche dall 'eredità scientifica di Guglielmo Marconi (fonte: imaginima, iStock) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Le tecnologie quantistiche nate anche dall 'eredità scientifica di Guglielmo Marconi (fonte: imaginima, iStock) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una connessione quantistica ultra-sicura, con la stessa tecnologia utilizzata al G7, è stata al centro della dimostrazione organizzata presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, nell'evento organizzato per i 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi

La tecnologia è stata sviluppata dallo spinoff Qti (Quantum Telecommunications Italy), dell'Istituto Nazionale di Ottica del Cnr, e ha permesso di collegare la sede centrale dell'ente di ricerca con l'Università di Roma Tor Vergata. "Può sembrare una semplice videochiamata, ma è qualcosa di più: è una comunicazione impossibile da violare perché è protetta da una chiave quantistica", ha detto Ludovica Ciarravano, dello Qti, collegata dalla sede del Cnr presso l'università. La tecnologia con la quale è stata realizzata la connessione "è la stessa che viene usata in questi giorni anche per garantire comunicazioni sicure agli ospiti del G7 a Borgo Ignazia, in Puglia", ha detto Alessandro Zavata, di Ino-Cnr.

 

Un momento della dimostrazione della connessione quantisticapresso il Cnr (fonte: Cnr)

 

Tecnologie come queste "non saranno di appannaggio esclusivo per difesa e sicurezza, ma troveranno applicazioni in molti altri settori: dalla finanza alla sanità", ha osservato il direttore dell'Ino-Cnr Francesco Saverio Cataliotti. "E' importante inoltre ricordare - ha aggiunto - che la riservatezza delle comunicazioni è un diritto per ogni cittadino"

E' stata quindi organizzata guardando al futuro, la giornata dedicata a Marconi, la cui eredità scientifica ha aperto la strada alle tecnologie quantistiche e a quelle radar, oggi importanti anche per andare in cerca di acqua nel Sistema Solare, per esempio nel sottosuolo di Marte oppure sotto i ghiacci di alcune lune di Giove e Saturno. 
 
Premiato con il Nobel nel 1909 per lo sviluppo della radio e l'uso delle onde elettromagnetiche per le comunicazioni a distanza, Marconi ha aperto un settore che continua a conoscere grandi sviluppi, con applicazioni  in servizi per i cittadini e che aprono anche a importanti scoperte scientifiche. La sua eredità riguarda inoltre altri aspetti della scienza:  "Marconi, lanciando il suo segnale non poteva immaginare che un giorno sarebbe stato inventato il laser, dove le onde oscillano a milioni di milioni più veloci, e che la luce sarebbe stata guidata in una fibra per le comunicazioni quantistiche", ha commentato il fisico Massimo Inguscio a margine dell'evento al Cnr.

"E' una dimostrazione - ha proseguito - di come la scienza, anche la più innovativa, non deve necessariamente essere applicata: la cosa fondamentale è che la scienza deve essere buona". Le ricerche di Marconi sono inoltre una dimostrazione di come "la scienza, anche quella che viene definita applicata, sia del tutto imprevedibile". Inguscio osserva come "il secolo scorso sia stato un incredibile esempio di tutto questo. La vera ricerca è fatta di fantasia e di rischio: bisogna avere il coraggio di sperimentare e andare oltre gli orizzonti" 

 

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