Assegnati dal Consiglio Europeo della Ricerca 102 finanziamenti da 150mila euro ciascuno alle ‘Prove di fattibilità’, ossia per accompagnare il passaggio dalle prime fasi di una ricerca alla commercializzazione. Dodici sono andati a ricercatori di centri di ricerca italiani, di cui ben 5 dell’Istituto Italiano di Tecnologia, 2 del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e gli altri a ricercatrici e ricercatori di Politecnico Di Torino, Università degli Studi di Padova, Scuola Superiore Sant'Anna, Università Vita-Salute San Raffaele e Università degli Studi di Pavia.
“Ci vogliono coraggio e abilità per portare un’idea dal laboratorio al mondo degli affari”, ha detto Iliana Ivanova, Commissaria europea per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, nel comunicato stampa che annuncia i nuovi fondi, la terza sezione di finanziamenti che nel corso dell’anno ha complessivamente supportato 240 progetti di cui 40 ospitati in Germania, seguita da Spagna (30), Regno Unito (26), Italia (25), Francia (22).
“Le sovvenzioni Proof of Concept annunciate oggi – ha aggiunto Ivanova – sono pensate per consentire ai ricercatori di compiere questo passo coraggioso e trasformare la ricerca pionieristica in innovazioni tangibili. Mi congratulo con questi ricercatori per aver promosso l'eccellenza in tutta l'Unione europea e auguro loro successo nelle loro nuove iniziative”. Progetti di varia natura, dal sistema per sfruttare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale per la produzione dei farmaci di Velia Siciliano dell’Iit a Napoli, alla fotocamera iperspettrale ideata da Miriam Serena Vitiello del Cnr, che puntano a trovare commercializzazione.
“Con l’aiuto delle sovvenzioni Proof of Concept dell’Erc – ha detto il presidente dell’Erc, Maria Leptin – i nostri beneficiari possono fare un ulteriore passo avanti e testare il potenziale di mercato dei loro progetti di ricerca di base”.
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