Intelligenza e armi nucleari al centro dell’incontro, oggi al Quirinale, fra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i rappresentati delle Accademie dei Paesi del G7, che fino a domani si confronteranno a Roma, nell’incontro organizzato dall’Accademia dei Lincei e in programma fino a domani, 12 aprile. Dalle Accademie arriva "una raccomandazione sull'intelligenza artificiale, tema affascinante che propone il costante interrogativo all'umanità rispetto alle opportunità della ricerca scientifica, con la sollecitazione che se ne faccia un uso positivo e si evitino usi distorti, negativi e pericolosi.
Ma questa alternativa è sempre stata presente: la scienza offre opportunità, tocca poi alle istituzioni farne l'uso migliore", ha detto Mattarella rivolgendosi ai presidenti delle Accademie, guidati dal presidente dei Lincei, Roberto Antonelli, e dal vicepresidente, il Nobel Giorgio Parisi.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti della francese Academie des Sciences, delle britanniche Royal Society e British Academy, la tedesca Leopoldina, la National Academy of Sciences degli Stati Uniti, la Royal Society of Canada e lo Science Council del Giappone.
Il rapporto fra scienza, cultura e società in questo momento storico è stato al centro dell’incontro. "Il patrimonio culturale è il giacimento di saggezza dell'umanità. L'andamento dei rapporti fra umanità e cultura assomiglia all'oscillazione del pendolo. Quando il pendolo si allontana dal patrimonio culturale – ha detto Mattarella - emergono, come appare in questa stagione del mondo, scontri, contrapposizioni, guerre, violenze, indifferenza alle ragioni altrui. Quando il pendolo si avvicina, l'umanità segue il progresso e la pace". In particolare è stato affrontato il tema delle armi nucleari, al centro della due giorni di dibattito delle Accademie.
Il presidente della Repubblica ha citato il documento "sull'allarme per gli armamenti nucleari, con un imprevedibile ritorno alla minaccia nucleare, accompagnata dalla ricerca crescente di produzione di nuovi armamenti dagli effetti sempre più dirompenti", accanto a quelli relativi ad "aspetti che riguardano la vita sociale dell'umanità, la sicurezza alimentare, la tutela della salute, le diseguaglianze sociali e la povertà, condizioni presenti tutt'ora e per qualche aspetto in aumento anche nei Paesi sviluppati". Per Mattarella "la speranza è che questi suggerimenti e queste considerazioni vengano accolti integralmente non solo dal G7 ma anche nella cornice del G20 e dell'intera comunità internazionale".
A margine dell’incontro il Nobel Parisi ha osservato che “le sfide che l’umanità ha di fronte posso essere superate e vinte solo basandosi sulle analisi della scienza. Le Accademie del G7 - ha aggiunto il vicepresidente dei Lincei - si riuniscono per sostenere i governi dei maggiori Paesi industrializzati nelle difficili scelte che li attendono per risolvere le crisi attuali e future, analizzandone anche i cruciali aspetti socioeconomici”.
Sempre a margine dell’incontro, il presidente dell’Accademia di Lincei Roberto Antonelli ha osservato che “la riunione del G7 delle Accademie scientifiche e umanistiche a Roma si svolge in un momento difficile e delicato per le relazioni internazionali”. Le accademie dei Paesi maggiormente industrializzati, ha aggiunto, “hanno espresso in modo condiviso e determinato l’impegno del mondo della scienza e della cultura a sostegno della pace, del progresso e della cooperazione tra i popoli. L’unica strada per il progresso – ha rilevato Antonelli - resta quella della cooperazione nel rispetto dei diritti inviolabili dell’uomo e delle Nazioni”.
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