L'orecchio assoluto non è solo un dono per pochi eletti come il prodigioso bambino che ha incantato la platea di Sanremo suonando il pianoforte: l'abilità di identificare la frequenza delle note musicali senza l'ausilio di un suono di riferimento può essere acquisita anche da adulti attraverso un allenamento mirato. Lo dimostra una ricerca dell'Università del Surrey, nel Regno Unito, pubblicata sulla rivista Psychonomic Bulletin & Review.
Lo studio ha coinvolto un gruppo eterogeneo di 12 musicisti adulti, con diversi livelli di esperienza musicale, che hanno partecipato a un programma di formazione online della durata di otto settimane. L'allenamento era basato su un approccio innovativo, non focalizzato sull'apprendimento di specifiche altezze di tono bensì sul riconoscimento della cosiddetta 'classe di altezze' (cioè l'insieme di tutte le altezze che sono presenti a un numero intero di ottave di distanza). Al termine di questa esperienza i partecipanti hanno fatto notevoli progressi, imparando a identificare una media di sette toni musicali con un'accuratezza pari o superiore al 90%.
In particolare, due partecipanti hanno raggiunto con tutti i dodici toni dei livelli di rapidità e precisione paragonabili a quelli di chi possiede naturalmente l'orecchio assoluto.
"I nostri risultati - spiega la ricercatrice Yetta Wong - forniscono prove convincenti del fatto che l'orecchio assoluto non è limitato a pochi eletti. Con un allenamento mirato, gli adulti possono acquisire questa straordinaria abilità, proprio come apprendono altre complesse abilità cognitive". "Questa ricerca ha implicazioni significative per la nostra comprensione della cognizione e dell'apprendimento musicale - aggiunge lo psicologo Alan Wong, tra gli autori dello studio - e spiana la strada ai musicisti di ogni età che intendono esplorare e sviluppare la loro musicalità al massimo del suo potenziale".
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