Ai Campi Flegrei è in corso un nuovo sciame sismico: a partire dalle ore 8,08 del 18 luglio sono state rilevate una decina di scosse dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la più forte delle quali ha raggiunto una magnitudo 3.6. Quest’ultima, che ha dato inizio allo sciame sismico, mostra un epicentro localizzato 5 chilometri a Est di Pozzuoli e 9 chilometri a Ovest di Napoli, a circa 2 chilometri di profondità, ed è stata poi seguita alle 8,26 da un terremoto molto più debole, di magnitudo 1.7. L’ultima serie di scosse risaliva alla giornata del 15 luglio, con la più intensa arrivata a magnitudo 1.5.
“La sismicità continua ad essere in linea con quella dei mesi scorsi”, dice all’ANSA Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv: “Anche se abbiamo registrato un lieve rallentamento nel numero di terremoti, il sollevamento del suolo prosegue allo stesso tasso e dunque ci aspettavamo l’arrivo di altre scosse. Inoltre – prosegue Di Vito – l’emissione di gas dal sottosuolo è molto elevata, in alcuni punti arriva a 5mila tonnellate al giorno”.
L’ultimo bollettino di monitoraggio diffuso dall’Osservatorio Vesuviano e relativo al periodo dall’8 al 14 luglio, infatti, ha confermato che la velocità di sollevamento del suolo nell’area dei Campi Flegrei resta di circa 2 centimetri al mese. In particolare, il sollevamento registrato alla stazione del Rione Terra è di circa 11,5 centimetri da gennaio 2024. “Il sollevamento del suolo è diventato molto evidente soprattutto in alcune zone”, aggiunge il direttore dell’Osservatorio: “Ad esempio alla darsena, vicino al Rione Terra dove si è registrato il sollevamento maggiore, il fondale è ormai emerso fuori dall’acqua”.
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