C'è "forte preoccupazione" per il
settore agricolo italiano, "per il decorso, anche quest'anno,
delle condizioni meteo-climatiche, dopo i danni provocati alle
produzioni delle regioni settentrionali dalle forti piogge di
maggio-giugno, e la siccità che sta mettendo a dura prova
coltivazioni e allevamenti del Mezzogiorno". È l'analisi Ismea
sulla Congiuntura dell'agroalimentare per il secondo trimestre
2024, pubblicata online. L'indice Ismea dei prezzi dei prodotti
agricoli continua a segnalare il calo delle quotazioni su base
congiunturale delle produzioni vegetali (stabili quelle dei
prodotti zootecnici); mentre resta stabile rispetto al primo
trimestre del 2024 il valore medio dell'indice Ismea dei prezzi
dei mezzi correnti.
Le esportazioni dell'agroalimentare italiano crescono nei
primi cinque mesi dell'anno, sottolinea l'Istituto, "trainate
dai risultati positivi di tutti i principali prodotti del made
in Italy agroalimentare, sia in valore che in volume. Dopo la
contrazione registrata nei primi mesi del 2024, tra gennaio e
maggio aumenta anche il valore delle importazioni dei prodotti
agroalimentari mentre l'import complessivo nazionale si riduce
su base tendenziale, ma resta positivo il saldo della bilancia
commerciale agroalimentare".
Guardando al contesto economico mondiale, si conferma il
trend di crescita dell'economia internazionale nel secondo
trimestre del 2024, "anche se l'ottimismo per il futuro è
fortemente condizionato dalla situazione internazionale, minata
dal perdurare del conflitto in Ucraina e dalle tensioni
crescenti nel Medio Oriente".
"In questo contesto ancora difficile - spiega Ismea - il
commercio internazionale continua a mostrarsi poco dinamico, e
ricominciano a salire le quotazioni del petrolio e del gas. La
crescita media del Pil dell'UE è stata dello 0,3% rispetto al
primo trimestre 2024, per l'Italia la crescita stimata
dall'Istat è stata dello 0,2% e la variazione acquisita per il
2024 si attesta allo 0,7%".
Ismea ha anche condotto un'indagine trimestrale sulle
opinioni delle aziende del panel dell'istituto, dal quale emerge
che, nel secondo trimestre 2024, l'indice del clima di fiducia
per gli imprenditori agricoli è peggiorato, sia su base
congiunturale, che su base tendenziale, a causa soprattutto
dalle condizioni meteo-climatiche avverse. "Sono le imprese del
Mezzogiorno a registrare l'indice di clima di fiducia più basso
- sottolinea Ismea - d'altronde, è proprio in questi territori
che si sono registrati, nel trimestre in considerazione,
fenomeni siccitosi molto intensi e persistenti". Il calo di
fiducia, conclude, "si conferma trasversale a tutti i settori,
con una prospettiva particolarmente pessimista testimoniata
dagli operatori dei comparti dei seminativi".
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