Nel secondo trimestre del 2024,
i prezzi agricoli nell'Ue sono diminuiti sia per gli output che
per gli input non correlati agli investimenti. Il prezzo medio
della produzione agricola è diminuito del 3% nel secondo
trimestre del 2024 rispetto allo stesso trimestre del 2023. Il
prezzo medio dei beni e dei servizi attualmente consumati in
agricoltura (input non correlati agli investimenti, come
energia, fertilizzanti o mangimi) è invece diminuito del 7%, con
cali leggermente meno marcati rispetto ai due trimestri
precedenti. Lo rileva Eurostt.
Forti cali nei prezzi delle uova (-15%), dei cereali (-14%) e
delle piante foraggere (-13%). Al contrario, le carenze dal lato
dell'offerta hanno portato a continui aumenti dei prezzi
dell'olio d'oliva (+41%) e delle patate (+10%).
Variazioni modeste nel complesso per i prezzi di frutta (+3%)
e verdura (-1%), ma con notevoli contrasti per prodotti
specifici. In netto calo ad esempio limoni e lime (-48%), mentre
l'aumento più netto si è registrato per la frutta proveniente da
climi subtropicali e tropicali (+51%). Per la verdura, si sono
verificati forti cali nei prezzi di cipolle (-46%) e pomodori
(-27%), in contrasto con i forti aumenti di legumi freschi
(+39%) e cavolfiori (+35%).
Tra gli input non correlati agli investimenti, i cali di
prezzo più significativi sono stati registrati per i
fertilizzanti e gli ammendanti (-19%) e per i mangimi per
animali (-13%).
Tra i singoli Paesi Ue (manca il dato dell'Italia) i cali dei
prezzi più marcati si sono verificati in Ungheria (-13%),
Polonia (-12%) e Repubblica Ceca (-10%). Al contrario, gli
incrementi più elevati sono stati registrati in Grecia (+8%),
Lettonia (+4%), Cipro e Irlanda (+3%).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA