Crisi climatica, vulnerabilità dei
produttori e perdita di aree coltivabili sono i principali
fattori che, secondo la Fondazione Lavazza, minacciano le
condizioni di vita delle comunità produttrici e la disponibilità
di caffè di qualità. Per questo la Fondazione del gruppo
torinese rinnova il suo impegno al fianco delle comunità
produttrici. Lo ha fatto oggi all'evento 'The Coffeprint of
Tomorrow', che ha chiuso le celebrazioni per il ventesimo
anniversario della Fondazione, al quale sono intervenuti, fra
gli altri, la Premio Nobel per la pace Rigoberta Menchú e il
fotografo Steve McCurry.
Dal 2004, Fondazione Lavazza ha sostenuto oltre 50 progetti,
e attualmente ne sta supportando e finanziando 30 in 17 Paesi, a
beneficio di oltre 94.000 persone.
"Abbiamo avuto il coraggio di aprire nuove strade - ha detto
Giuseppe Lavazza, presidente del gruppo e consigliere della
Fondazione - e su queste abbiamo trovato moltissimi compagni di
viaggio. Abbiamo avuto una visione prospettica e di lungo
periodo e cercato di essere sempre innovatori. La Fondazione -
ha aggiunto - guarda ai prossimi 20 anni con un obiettivo
ambizioso, rendere i coltivatori e le coltivatrici, in
particolare le nuove generazioni e le donne, imprenditori e
imprenditrici in grado di essere competitivi sul mercato globale
del caffè e di rispondere con efficacia alle nuove sfide,
contribuendo alla crescita del sistema paese in cui vivono".
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