Creare nuove opportunità strategiche per la catena del valore agroalimentare del Made in Italy attraverso investimenti nella transizione tecnologica che stimolino un legame virtuoso tra imprese, ed ecosistema delle startup e dell'innovazione. È questo l'obiettivo del convegno promosso al Senato in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione da Federalimentare, Riello Investimenti Sgr con il suo fondo Linfa e dal Centro di Ricerca Luiss X.ITE.
"Siamo consapevoli che la strada per continuare ad essere competitivi sui mercati globali non possa prescindere - ha sottolineato il presidente di Federalimentare Paolo Mascarino - dall'innovazione tecnologica per continuare a produrre cibo di qualità, sicuro e sostenibile, di gusto unico ed inimitabile. E per innovare con successo, le imprese hanno bisogno del contributo delle università, dei centri di ricerca, di politiche pubbliche di sostegno alla ricerca e delle istituzioni finanziarie. Per questo Federalimentare ha deciso di avviare e sostenere l'Osservatorio sulla Transizione Tecnologica dell'Agroalimentare Made in Italy, in collaborazione con il Centro Ricerche X.ITE dell'Università Luiss, ed anche di collaborare con il Fondo Linfa di Riello Investimenti Sgr, dedicato al sostegno dell'innovazione sostenibile del settore agroalimentare".
Secondo i dati più recenti del Rapporto Federalimentare-Censis, il settore agroalimentare aggregato, che comprende agricoltura, industria, distribuzione e ristorazione, con i settori di beni e servizi interdipendenti in una logica B2B (business-to-business), genera oltre 600 miliardi di euro di fatturato, contribuisce a circa il 32% del Pil, ha 1,3 milioni di imprese e più di 3,6 milioni di occupati, con una crescita di tutti i principali indicatori di performance confermata anche nel 2023 (+7,1% del fatturato, + 6,6% dell'export). Tuttavia l'ecosistema dell'innovazione Agrifoodtech in Italia è ancora in una fase embrionale.
Il 2023 ha visto investimenti complessivi per circa 250 milioni di euro (Fonte: AGfunder), significativamente inferiori agli investimenti in startup innovative del settore Agrifoodtech nei principali paesi europei, e incomparabile rispetto alla Silicon Valley. Inoltre, un'analisi di Forward Fooding ha indicato che l'Italia è al 4° posto in Europa per numerosità di startup Agrifoodtech, ma solo al 10° per capitali raccolti. La partnership tra Federalimentare, il fondo Linfa gestito da Riello Investimenti Sgr e il Centro di Ricerca Luiss X.ITE nasce con l'obiettivo di creare un legame virtuoso tra imprese ed ecosistema delle startup e dell'innovazione.
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