È necessaria una sempre più stretta
collaborazione tra Italia e Stati Uniti attraverso un impegno
attivo e proattivo del Consorzio Parmigiano Reggiano, basata sul
reciproco riconoscimento delle eccellenze agroalimentari. È con
questo obiettivo che una delegazione del Consorzio capitanata
dal presidente Nicola Bertinelli ha incontrato Mariangela
Zappia, ambasciatrice d'Italia negli Usa e Robert Allegrini,
presidente Niaf, National italian American Foundation,
l'organizzazione di rappresentanza degli oltre 20 milioni di
cittadini italo-americani che vivono negli Stati Uniti. Per il
Parmigiano Reggiano, gli Usa sono il più grande mercato estero,
con oltre 14mila tonnellate esportate nel 2023 (+7,7% rispetto
al 2022), il 22,5% della quota export; nel primo semestre 2024,
le vendite hanno segnato +21,7% sullo stesso periodo del 2023.
"È fondamentale comunicare il vero valore del Parmigiano
Reggiano - ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del
Consorzio - ma siamo preoccupati dal rischio che prenda piede un
contesto di misure restrittive al libero commercio dei
latticini, con provvedimenti di tutela che influenzino il
mercato colpendo in maniera indiscriminata anche chi, come noi,
copre meno del 5% del mercato dei formaggi duri e viene venduto
a un prezzo doppio di quello dei Parmesan locali. Imporre dazi
su un prodotto Dop come il Parmigiano Reggiano - ha precisato -
aumenterebbe solo il prezzo per i consumatori americani, senza
proteggere realmente i produttori locali. Vogliamo lavorare con
istituzioni, associazioni e imprese per costruire un futuro in
cui i prodotti di qualità, come il Parmigiano Reggiano e le
specialità americane, possano circolare liberamente in entrambi
i Paesi, senza barriere all'ingresso". Per il presidente,
"l'adozione di dazi contro le Indicazioni geografiche va
considerata come uno strumento 'non etico' e dannoso per
prodotti che sono un vero e proprio patrimonio delle zone
d'origine, da cui non possono essere per loro natura
delocalizzati".
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