- Raggiunge nel 2024 quota 652.643 mila tonnellate, contro le 645.000 registrate nel 2023, il consumo di prodotti surgelati tra le mura domestiche. In termini percentuali, i dati Retail 2024 segnalano una crescita a volume del comparto frozen del +1,3% rispetto ai consumi domestici 2023. A rilevarlo è Iias - Istituto italiano alimenti surgelati, in occasione della "Giornata del cibo surgelato" del 6 marzo.
Il report registra che nel 2024 le categorie merceologiche surgelate più amate dai consumatori italiani ci sono i vegetali con 220.497 tonnellate consumate nel 2024 (rispetto alle 215.695 del 2023) e con una crescita del +2,2%. Seguono, con 107.207 tonnellate, le patate che, pur mantenendo la posizione sul podio, registrano invece una lieve decrescita (-3,1%) rispetto all'anno precedente, in cui i consumi avevano registrato cifre record, raggiungendo quota 110.532 tonnellate. "Una oscillazione - segnalano gli analisti - comunque fisiologica, tenendo conto che la stessa categoria ha segnato un incremento del 31,7% rispetto al 2019". Al terzo posto si classifica il pesce surgelato (naturale e panato), che con 95.955 tonnellate registra un incremento del +3,9% rispetto alle 92.372 tonnellate del 2023.
Cresce il comparto delle pizze surgelate, che registra l'aumento più significativo in termini percentuali: +3,7%, per un consumo pari a 65.688 tonnellate. Anche i piatti pronti surgelati e le specialità salate registrano un trend in crescita nei consumi domestici, rispettivamente del +0,5% e +2,4% sul 2023, per un consumo pari a 66.306 e 31.367 tonnellate. "L'aumento segnato nel Retail nel 2024, un canale che, ricordiamo, da solo rappresenta i due terzi dei consumi complessivi evidenzia un apprezzamento - commenta Giorgio Donegani, presidente Iias- costante per le qualità intrinseche in questi prodotti, praticità, disponibilità, ampiezza e varietà dell'offerta, valenze anti-spreco, i surgelati possono definirsi il prodotto anti-spreco per eccellenza e chi li consuma ne è profondamente consapevole, gusto, elevati contenuti nutrizionali e, non ultimo, di convenienza".
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