Raccontare il mar Mediterraneo, con tutte le sue fragilità ma anche con sapori unici e tradizioni secolari nella trasformazione del pescato per consolidare un futuro della ristorazione e della pesca. E' il compito dello chef Gianfranco Pascucci, attivo a Fiumicino sul litorale di Roma, che insieme allo chef siciliano Pino Cuttaia, saranno gli unici due italiani invitati, come relatore, al congresso "Encuentro de los mares", che si terrà a Tenerife dal 16 al 19 giugno. Un appuntamento che raduna i massimi esperti di gastronomia, scienza, biologia marina, oceanografi e l'industria della pesca.
"Blue Health" è il tema di questa edizione che va ad approfondire la correlazione sempre più stretta tra alimentazione e salute umana in una quattro giorni di confronto per favorire il consumo di pesce di qualità. Durante il suo intervento, previsto mercoledì 19, Pascucci racconterà in particolare la cucina di mare, il lavoro di valorizzazione che da anni porta avanti per il territorio di Fiumicino e preparerà uno dei piatti-simbolo del ristorante stellato Porticciolo, "Mare di Plastica", nato per denunciare il degrado dell'habitat marino e per sensibilizzare l'uomo a non abbandonare rifiuti difficilmente biodegradabili nei fondali.
Pascucci è peraltro uno storico paladino della flora delle dune costiere oltre che della pineta e vanta diversi progetti in collaborazione con la vicina oasi Wwf di Macchiagrande. Non da meno l'impegno in tema di sostenibilità di chef Cuttaia del ristorante bistellato La Madia di Licata e dell'indirizzo milanese "Uova di seppia", condotti con la moglie Loredana, dando voce agli artigiani del gusto e alle materie prime costiere con ricette raffinate ma volte a ridurre gli sprechi a tavola. "Tutelare il mare e valorizzare tutte le risorse che gli appartengono - conclude Pascucci - è un gesto di grande responsabilità, che ha ripercussioni in tutti gli aspetti della nostra vita".
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