"L'Italia e' una nazione piccola, ma al suo interno ha il massimo della qualita' del pianeta. A Chicago si apre una nuova strada di promozione". Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida con queste parole taglia il nastro della prima edizione di Vinitaly Usa, appuntamento sviluppato da Fiere Italiane e Veronafiere in collaborazione con l'Italian American Chamber of Commerce Midwest, l'Agenzia Ice e Assocamerestero, con il supporto del ministero degli Esteri e dell'Agricoltura. "Il mercato americano e' importantissimo e i nostri imprenditori sono all'altezza della sfida, si deve essere in grado di percepire i nuovi interessi mantenendo un elemento alla base delle scelte che e' la qualita', perche' l'italia e' riconosciuta come il paese della qualita', non della quantita'", prosegue Lollobrigida.
A suo parere, il risultato dell'iniziativa "e' gia' positivo, primo perche' ci sono tanti imprenditori che vengono a conoscere i nostri prodotti e un altro elemento e' il clima di grande attenzione rispetto all'Italia e di riappropriazione di quel ruolo di guida anche nel sistema agroalimentare che spesso non ci ha fatto sentire protagonisti". Il presidente di Agenzia Ice Matteo Zoppas, invece, sottolinea che a Vinitaly Usa "Ice porta 230 aziende, 100 buyers qualificati, organizza un forum del vino con i principali produttori ed operatori del settore per capire il prossimo trend del vino italiano in America a supporto e beneficio degli imprenditori. Il tutto coronato dalla cena per la candidatura della cucina italiana all'Unesco che il ministro Lollobrigida ha voluto presentare". "Il nostro obiettivo - continua - è di fare diventare questa la più importante fiera del vino italiano negli Stati Uniti, ma soprattutto assistere gli imprenditori e le cantine per favorire una determinante crescita del valore e del posizionamento negli Usa". Gli Stati Uniti hanno importato quasi 1,8 milioni di ettolitri di vino italiano nel primo semestre del 2024, con una crescita del 4,5% rispetto all'anno precedente. Il valore dei vini italiani importati è cresciuto del 5,6% rispetto all'anno precedente, raggiungendo 1,1 miliardi di dollari.
Per il presidente di Veronafiere Federico Bricolo, "il percorso di collaborazione che Veronafiere ha instaurato con le istituzioni e la presenza delle associazioni rappresentative dei settori vino, Unione italiana vini e Federvini, e agricoltura, Coldiretti, Filiera Italia e Confagricoltura, rappresentano un esempio concreto di promozione virtuosa sul mercato americano.
La partecipazione a Chicago del ministro Lollobrigida, del segretario generale del ministero degli Esteri Riccardo Guariglia, del consigliere giuridico del ministro Tajani, Marco Rago unitamente al presidente di Ice, Zoppas è la dimostrazione di una squadra che lavora con le aziende in ottica win win".
Bricolo tiene a sottolineare che l'appuntamento in corso a Chicago e' un "debutto fondamentale per la promozione e il posizionamento del vino made in Italy". All'inaugurazione di Vinitaly Usa hanno partecipato anche Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere, Maurizio Muzzetta, presidente di Fiere Italiane, ed erano presenti anche le organizzazioni di settore, Unione italiana vini e Federvini con i presidenti Lamberto Frescobaldi e Micaela Pallini, e quelle di rappresentanza agricola con Ettore Prandini, presidente Coldiretti, Luigi Scordamaglia, presidente della Filiera Italia e Annamaria Barrile, direttore generale Confagricoltura. E infine il governatore dell'Illinois J.B. Pritzker.
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