- Il settore della birra sta attraversando una fase di trasformazione, con nuove dinamiche di consumo che stanno ridefinendo le prospettive di crescita. Aumenta l'interesse per le birre leggere e a basso contenuto alcolico, mentre il food pairing e il legame con il territorio stanno ampliando le occasioni di consumo. La sostenibilità gioca un ruolo sempre più centrale, con investimenti mirati alla riduzione dell'impatto ambientale attraverso packaging riciclabili e filiere corte. A tracciare questo scenario è AssoBirra, intervenuta alla decima edizione del Beer&Food Attraction, a Rimini per analizzare il momento che sta vivendo l'industria birraria.
"Il settore brassicolo sta investendo con decisione su innovazione e qualità, rispondendo alle esigenze di un consumatore sempre più attento e consapevole" ha sottolineato Alfredo Pratolongo, presidente di AssoBirra.
La birra in Italia si conferma un asset strategico per l'economia nazionale, con una spesa al consumo che nel 2024 ha raggiunto i 101 miliardi di euro, una produzione che supera i 2,5 miliardi di euro e investimenti annui superiori ai 100 milioni di euro. Il settore impiega 109.000 persone lungo la filiera e genera un valore condiviso di 10,2 miliardi di euro.
"La birra ha tutti i presupposti per continuare a crescere ed espandersi, sia come prodotto che a livello di mercato" ha aggiunto Pratolongo. "Oggi i consumatori cercano esperienze di qualità, autenticità e maggiore attenzione alla sostenibilità.
Il nostro settore sta rispondendo con prodotti sempre più innovativi, ampliando le occasioni di consumo e rafforzando il legame con la cultura gastronomica italiana. Il trend delle birre analcoliche e delle lager leggere ne è un esempio: si tratta di un segmento in forte evoluzione, che sta aprendo nuove opportunità di mercato sia in Italia che all'estero".
Tuttavia, il comparto continua a fronteggiare sfide complesse.
Nel 2023 i volumi di mercato hanno registrato una flessione complessiva pari a circa il 5%, mentre le importazioni sono aumentate del 10,2% nel primo semestre 2024. "Nonostante la resilienza dimostrata, il peso fiscale resta un freno per la competitività delle aziende italiane. La birra è l'unica bevanda da pasto ad essere tassata con le accise: ridurre questa imposizione è un passo necessario per sostenere la ripresa del settore e il suo ruolo nell'economia italiana" ha concluso Pratolongo.
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