BRUXELLES - La riduzione dei rifiuti da imballaggio è un "obiettivo condivisibile, ma va assicurata la flessibilità in relazione agli strumenti per raggiungerlo e agli sforzi compiuti da Paesi" come l'Italia, "modello di eccellenza nella gestione" di questo tipo di rifiuti. Così il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida nel suo intervento durante il dibattito in Consiglio Ue circa l'impatto sul settore agroalimentare della proposta di regolamento su imballaggi e rifiuti da imballaggio.
La proposta potrebbe avere "un significativo impatto" sul settore alimentare, ha esordito Lollobrigida, contrario "a spostare l'attenzione dal riciclo al riuso", considerando anche che "il Pnrr prevede investimenti su raccolta e riciclo" ed è "incoerente che la Commissione li abbia approvati" e "oggi voglia imporre un cambio di rotta repentino". "Molte volte l'imballaggio è parte del marketing, basti pensare al vino", ha puntualizzato il ministro, affermando la sua opposizione a "predeterminare i formati", al "vuoto a rendere penalizzante per le esportazioni", "all'obbligo di deposito cauzionale" e al "divieto degli imballaggi monouso".