A Volegno di Stazzema
(Lucca), alpeggio sulle Apuane, sono nati, nel giro di un mese,
22 agnellini, tutti neri. Un evento salutato con favore
dall'amministrazione comunale perché con questi numeri la
tradizione della pastorizia nel territorio resta presente
nonostante lo spopolamento della montagna. Protagonista di
questo risultato è la pastora Silvia Pieruccioni che qualche
anno fa aveva preso in eredità l'attività del padre Pacifico e
della madre Siria Battelli decidendo di portarla avanti.
"Gli agnelli sono nati tutti ravvicinati, il primo il 6
settembre, il secondo il 14 settembre, e fino alla scorsa
settimana a ruota quasi tutti i giorni c'è stata una nuova
nascita per un totale di 22 animali. Diciamo che ogni anno è una
routine, ma tutti nell'arco di un mese è un fatto eccezionale
per realtà come la mia", spiega Silvia che ha un gregge di circa
50 pecore massesi e produce ricotta e formaggio. È scesa
dall'alpeggio dove solitamente porta in transumanza i suoi
animali a pascolare circa un mese fa. Ad inizio estate Silvia
era partita come ogni anno con le sue pecore da Volegno, e con
l'aiuto del suo cane Boss, un border collie, ed era salita verso
le praterie delle Alpi Apuane che si trovano ai piedi del Monte
Pania. "Sono gli alpeggi di Cardoso e Pruno - racconta -
l'Alpeggio San Rossore, e le praterie nei pressi de la Fania e
sotto Mosceta". Silvia ha iniziato questa avventura fra il 2016
e il 2017.
"Questi agnellini andranno ad integrare e migliorare il
gregge - conclude Silvia - Dispiace veder andare via alcune
pecore, ma capita che non siano più in grado di venire al
pascolo, andare allo stesso passo o rischiare di farsi male".
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