Tre giorni per scoprire l'uva da
tavola italiana. Buyer e importatori sono arrivati a Bari dal
Medio Oriente, Canada, Asia e Europa, in occasione della prima
edizione di 'Luv', la fiera europea interamente dedicata alla
filiera, organizzata dal ministero dell'Agricoltura, della
Sovranità Alimentare e delle Foreste, in collaborazione con
Ismea. Dal 22 al 24 ottobre la delegazione estera è coinvolta in
una serie di attività e incontri per rafforzare le relazioni
commerciali internazionali del comparto, tra cui visite in
importanti realtà produttive e di confezionamento pugliesi,
incontri B2B presso la Fiera con le principali organizzazioni di
produttori nazionali e momenti dedicati alla scoperta del
territorio, delle sue tradizioni enogastronomiche e culturali.
L'iniziativa denominata 'Table Grape Business Tour', segue di
qualche settimana un'analoga attività organizzata in Trentino
Alto Adige per la filiera melicola. Al pari delle mele, l'uva da
tavola rappresenta uno dei prodotti ortofrutticoli italiani a
maggior vocazione all'export, con un valore delle esportazioni
che nel 2023 ha superato gli 820 milioni di euro (+13% sul
2022), e una crescita ancora più marcata nei primi 7 mesi di
quest'anno (+36%). L'Italia è il primo produttore europeo di uva
da tavola e il terzo esportatore mondiale dietro il Perù e i
Paesi Bassi, con una quota del 10% degli scambi globali del
settore. Un posizionamento ottenuto grazie alla riconosciuta
qualità delle sue varietà storiche alle quali, nel tempo, è
stato affiancato un numero crescente di nuovi impianti di
varietà seedless, oggi maggiormente richieste dai mercati.
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