Il settore agricolo dona il 34% delle
eccedenze prodotte nell'intero comparto, con il 18% delle
imprese che sceglie di valorizzare le proprie eccedenze
alimentari salvandole dallo spreco con la pratica della
donazione. La stima della quantità totale delle eccedenze
valorizzate nel comparto dell'agricoltura italiana, comprensive
di donazioni e altre forme di riuso, è pari a 637.730 tonnellate
in un anno, ovvero il 1,2% della produzione totale del settore
agricolo italiano. Di queste eccedenze 218.937 (34%) sono donate
a scopo sociale e 418.793 (66%) valorizzate con altre forme di
riuso.
È quanto emerge nell'indagine promossa da Fondazione Banco
Alimentare e realizzata dal Food Sustainability Lab della School
of Management del Politecnico di Milano, e da Fondazione per la
Sussidiarietà. La ricerca è stata presentata oggi a Roma in
occasione del convegno annuale The Reunion di Fondazione Banco
Alimentare alla presenza del ministro dell'Agricoltura,
Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, di Maria
Chiara Gadda, vicepresidente 13a Commissione Agricoltura, Ettore
Prandini - presidente Coldiretti, Annamaria Barrile, direttore
generale Confagricoltura.
L'analisi rileva che i produttori di ortaggi sono i più
virtuosi per diffusione della donazione (30% delle imprese) e
per quantità donate, mentre le imprese che producono e
processano frutti oleosi (come le olive) sono la seconda
categoria per diffusione della donazione (23% delle imprese).
Il 20% dei produttori di frutta effettua donazioni delle proprie
eccedenze e sia le imprese produttrici di cereali sia gli
allevatori ricorrono alla donazione con una frequenza dell'11%.
Il lavoro di Banco Alimentare, impegnato a intercettare cibo
ancora buono perché non vada sprecato, ha permesso di fare
arrivare nel 2023 oltre 119.000 tonnellate di alimenti, in parte
salvate dallo spreco, in parte derivate da programmi nazionale
ed europeo di aiuto alimentare, per la distribuzione gratuita
agli indigenti. In tutta Italia sono 7.600 le organizzazioni
partner territoriali convenzionate con Banco Alimentare (mense,
centri di accoglienza, case-famiglia, etc.) che offrono aiuto
alimentare a 1.800.000 persone in difficoltà.
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