Il settore apicoltura si trova
davanti a "sfide epocali" da "affrontare uniti, perché grandi e
piccoli apicoltori svolgono un ruolo essenziale non solo per
l'economia e la filiera alimentare,
ma anche per l'impollinazione della produzione agricola e
dell'intero ecosistema locale". Ne è convinto Marco Felettig,
presidente del Consorzio apicoltori della provincia di Udine,
intervenuto agli Stati generali del XVI meeting del settore, che
ha definito il 2024 "un anno disastroso, l'ultimo di una serie
di stagioni infelici per l'apicoltura".
Per Felettig, comunque, gli apicoltori "non si sono lasciati
scoraggiare e hanno cercato di far fronte alla situazione con
tutti i mezzi, garantendo la sopravvivenza delle proprie
colonie, mai come quest'anno vicine alla morte per fame".
Nonostante questi sforzi, però, il sistema produttivo apistico è
"entrato in crisi con aziende pronte a chiudere i battenti per
mancanza di reddito e liquidità. Ma gli apicoltori hanno saputo
fare fronte comune e si sono rivolti alle istituzioni con un
grido d'allarme che è stato ascoltato". Ed ha ricordato il
"contributo straordinario elargito a favore delle aziende
apistiche che traggono un reddito significativo dall'apicoltura,
andando così a mettere in sicurezza più della metà degli alveari
allevati in regione". Il Fvg, per Felettig, è stata "la prima
regione, e fino a un mese fa l'unica, ad avere dedicato un
occhio di riguardo al settore".
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