Cucina ed intelligenza artificiale?.
Risposta affermativa per Bettina Schmid, nutrizionista e
responsabile del Gustelier, l'atelier del gusto dell'Unione
Albergatori e Pubblici Esercenti (HGV) di Bolzano. "Ritengo che
anche in cucina ci saranno declinazioni per l'intelligenza
artificiale" spiega Bettina Schmid, la responsabile del
Gustelier, nella mensile rubrica a cura dell'Azienda di
Soggiorno e Turismo di Bolzano diretta dalla dottoressa Roberta
Agosti. Spontanea la domanda: come? "Immaginiamo ricette
inserite in un cloud ma anche la capacità di cucire un piatto
direttamente sulle preferenze impostate da un ospite". Un dato è
certo. "I giovani chef hanno molta voglia di sperimentare". Ma
Schmid mette in guardia: "Questa generazione non è più disposta
a sottostare ai 7 giorni su 7 di lavoro, ritmo di un albergo.
Vogliono lavorare cinque giorni su sette. Chi gestisce le
strutture ricettive e gastronomiche deve venire incontro a
queste esigenze, se vuole garantirsi le risorse migliori del
futuro". La responsabile del Gustelier rammenta: "In una recente
visita a Berlino, abbiamo scoperto che si sta tarando il lavoro
in quattro giorni su sette. Qualche locale preferisce
addirittura chiudere alcuni giorni. In Alto Adige non siamo
ancora a queste dinamiche ma la tendenza è quella. Che piaccia o
meno. Lo stesso identico discorso vale per gli operatori di sala
come per i camerieri, figure professionali fondamentali e con
una formazione altrettanto affascinante". Il rapporto con i
produttori delle materie prime. "Stiamo incentivando un
coinvolgimento sempre maggiore dei produttori locali" conclude
Bettina Schmid "esistono collaborazioni importanti, per esempio,
con il Bauernbund o con consorzi territoriali. A breve
presenteremo un nuovo progetto di valorizzazione di alcuni
prodotti agricoli di qualità con una partecipazione verticale
dai masi alle cucine. Questa continuità della vita del prodotto
che possiamo offrire è una delle chiavi del successo qualitativo
dell'Alto Adige".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA