Mira ad iniziative di solidarietà
sociale l'alleanza sancita fra sartoria napoletana ed
enogastronomia con la prima edizione dell'evento 'Cucinapoli-Il
gusto della sartorialità", svoltosi nel segno della
valorizzazione dei 'saperi' e delle eccellenze Made in Naples.
La Fondazione Isaia, attiva dal 2018 in ambito sociale e
culturale, ha, infatti, raccolto fondi per 25mila euro
nell'evento al 'Magnolia' in favore di nuovi progetti dedicati
ai Neet (persone 'inattive' che non studiano, né lavorano né
ricevono formazione).
Hanno messo la loro arte al servizio della solidarietà 7 chef
stellati: Domenico Candela (Grand Hotel Parker's, Napoli),
Gennaro Esposito (La Torre del Saracino), Alfonso laccarino (Don
Alfonso 1890), Giuseppe lannotti (Kresios), Maicol Izzo
(Piazzetta Milù), Lino Scarallo (Palazzo Petrucci) e Francesco
Sposito (Taverna Estia). Hanno completato la squadra i due chef
resident Antonio Chirico per Magnolia e Ignazio Hidemasa Ito per
Otoro 81 (3 bacchette guida Gambero Rosso 2024), oltre al
maestro panificatore Domenico Fioretti; i vini che hanno
accompagnato i piatti dei 9 chef, serviti dai sommelier AIS di
Napoli, sono stati donati dalle aziende Villa Rajano, Villa
Matilde Avallone, Tenuta Cavalier Pepe, Cantine Leonardo, Marisa
Cuomo.
"Non era facile mettere insieme tante eccellenze e, in
pochissimo tempo, ottenere il risultato raggiunto ieri - ha
detto Gianluca Isaia, presidente della Fondazione - oltre a un
sentimento di gratitudine verso chi ci ha sostenuto oggi,
abbiamo la consapevolezza che questo format ha un potenziale e
andrà riproposto. Grazie a Cucinapoli potremo realizzare un
corso di formazione sartoriale totalmente su misura, cioè tarato
sulle reali esigenze del mercato incrociate con i profili di 15
giovani provenienti da situazioni di disagio socio-economico ma
di elevato potenziale". "La varietà dei contenuti della serata
testimonia i diversi fronti sui quali è impegnata oggi la
Fondazione - ha aggiunto il dg Tommaso D'Alterio - mentre la
qualità dei sostenitori provenienti dai settori più disparati ci
dimostra che il lavoro costante di dialogo e confronto con tutte
le realtà del territorio può portare solo buoni frutti". Una
'macchina enogastronomica', ideata ed organizzata da
Massimiliano Isaia (rappresentante della società) con il
supporto della Food Atelier di Giovanna Virgilio e Adriano
Triassi, che ha coinvolto i circa 150 ospiti. La serata,
condotta dalla giornalista Anna Paola Merone, è stata aperta
dall'orchestra Petit Sanitansamble. Presentato il libro di
Silvio de Majo, "Breve storia della città di Napoli nell'età
Borbonica", finanziato dalla Fondazione; ne hanno parlato
l'autore, l'assessore comunale Chiara Marciani, lo storico Paolo
Macry. A seguire, testimonianze di chi collabora con la
Fondazione sul fronte dell'inclusione sociale e della promozione
culturale. Donatella Rotundo, direttrice della Casa
Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, ha raccontato il
progetto del laboratorio di camiceria avviato nel penitenziario
i cui detenuti hanno realizzato divise da chef per "Cucinapoli".
Roberto Sanseverino, presidente Fondazione Città Nuova, ha
illustrato la collaborazione col gruppo Isaia per un percorso di
formazione professionale IEFP avviato a Scampia dove sono state
realizzate pochette per i partecipanti alla serata. Davide
Brandi, divulgatore della lingua napoletana, ha ricordato i
corsi svolti in collaborazione con la Fondazione.
La Fondazione Enrico Isaia e Maria Pepillo Onlus nasce per
volere del socio fondatore (la Isaia & Isaia spa) e ha come
mission la difesa e valorizzazione dei "saperi" del territorio
campano, in collaborazione con soggetti pubblici e privati che
hanno a cuore i medesimi valori. Le direttrici: inclusione
sociale attraverso la sartoria napoletana, ricerca storica e
innovazione, valorizzazione del patrimonio culturale campano,
promozione del territorio. Marco Simonetti, socio del Magnolia,
ha spiegato: "Il nostro è uno spazio polifunzionale nel 'salotto
di Chiaia' dove relax e divertimento convivono. Ma non vogliamo
dimenticare le eccellenze di questa città spesso dipinta in
altro modo. Vogliamo contribuire ad esaltare tutto ciò che a
Napoli si riesce a fare bene, un filone che caratterizzerà la
nostra azione".
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