Lo studio, la sala riunione, le
ampolle di semente migliorata, registri e strumenti tecnici,
come il planimetro di compensazione. Questi gli elementi di una
parte della collezione di Nazareno Strampelli, l'agronomo e
genetista che negli anni Venti riuscì a raddoppiare la
produzione di grano con l'ibridazione delle piante e inventore
del Grano Cappelli, in mostra al ministero dell'Agricoltura a
Roma. Ad ottobre la collezione sarà arricchita da altri oggetti
ancora conservati presso l'Istituto Strampelli di Rieti,
danneggiato dal terremoto e da anni in stato di abbandono.
Il protocollo di intesa per la tutela e la valorizzazione
della Collezione, della durata di 5 anni, è stato firmato dal
Masaf, dal ministero della Cultura (Mic), dal Consiglio per la
ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea)
e da Daniele Sinibaldi, sindaco del Comune di Rieti.
I beni di interesse culturale e scientifico, di proprietà del
Crea e conservati fino ad ora presso l'ex Istituto Strampelli di
Rieti, saranno temporaneamente custoditi al ministero finché non
vi saranno le condizioni per la loro restituzione presso la sede
originaria di conservazione. "Strampelli - commenta il ministro
Masaf, Francesco Lollobrigida - è la sfida nei suoi obiettivi.
L'obiettivo della sostenibilità ambientale, che riesce a
garantire equilibrio sociale, quello che le nazioni devono
ricercare nei loro cittadini attraverso l'esempio di quella che
fu l'anticipazione delle rivoluzione verde, riuscire a parità di
consumo di suolo a raddoppiare le produzioni, una cosa
inimmaginabile, invece realizzata in un romantico sogno che è
diventato realtà". La figura di Strampelli, sottolinea il
ministro del Mic, Gennaro Sangiuliano "è una figura importante,
perché ritroviamo in lui quella passione civile, quella capacità
di applicazione, quella voglia di fare che poi ha reso grande la
nostra nazione nel mondo". Con la firma del protocollo di oggi,
secondo il Questore della Camera, Paolo Trancassini, "si avvia
un importante percorso di rilancio e sviluppo del territorio
reatino. L'attenzione del governo in questo senso è massima, un
segnale importante per le nostre comunità". Da parte sua la
Regione Lazio, dice l'assessore all'Agricoltura Giancarlo
Righini "non farà mancare il suo contributo a questa
iniziativa".
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