Quante bottiglie saranno
prodotte? "E' troppo presto per dirlo, dipende dalle uve. Ma -
chiarisce il custode giudiziario - la vendita sarà orientata al
mercato: stiamo verificando i prodotti che vale la pena
continuare a produrre e quali non vale la pena perché generano
delle perdite".
Mentre riparte l'operatività sulla filiera, il cda deve evitare
la liquidazione giudiziaria di cui si discuterà il 5 settembre
al Tribunale di Ancona. Negli scorsi giorni ha formalmente
deliberato la domanda di concordato preventivo con riserva e il
30 settembre ha dato delega ad un consigliere per gestire i
rapporti con gli advisor che si stanno occupando del piano di
concordato. La domanda, se sarà accettata dal giudice,
permetterà all'azienda di avere 60 giorni di tempo per
depositare il piano completo per il rientro sui 40 milioni di
debito. Gli advisor finanziari e i consulenti legali
dell'azienda - lo studio Gianni & Origoni con Luca Jeantet e
Antonio Auricchio, e i commercialisti anconetani Marco Trapanese
e Andrea Di Cesare - attendono dal consiglio le strategie di
fondo su cui lavorare, un tema su cui è chiamato a confrontarsi
nella seduta convocata per il pomeriggio di lunedì 2 settembre.
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