Le aziende agricole
marchigiane devono diversificare ed essere sostenute negli
investimenti tecnologici, secondo MB-Tool, il nuovo strumento
alleato degli agricoltori delle Marche per valutare la
sostenibilità delle imprese e digitalizzare la filiera. I primi
risultati della sperimentazione pilota sono stati illustrati il
14 marzo a Montefelcino (Pesaro Urbino) nel corso del convegno
dal titolo "La nuova visione europea per l'agricoltura e
l'alimentazione: sostenibilità, innovazione e filiera",
organizzato dal Consorzio Marche Biologiche in collaborazione
con l'Università Politecnica delle Marche (Univpm), per la quale
erano presenti i professori Francesco Solfanelli e Adriano
Mancini.
MB-Tool nasce all'interno di Univpm: sono circa 150 aziende
coinvolte nel test propedeutico, 20 selezionate per la
sperimentazione pilota. Attraverso questo software, le imprese
agricole vengono analizzate per percentuali di investimento in
tecnologia, riutilizzo di sostanze organiche, approvvigionamento
e consumi energetici, fertilità del suolo, uso o riciclo
dell'acqua, ecc. I dati elaborati permettono, in maniera
anonima, di confrontare la propria azienda con le altre realtà
introducendo anche filtri come l'età del conduttore, la sau, il
fatturato.
Secondo Francesco Torriani, presidente del Consorzio Marche
Biologiche "è fondamentale per il nostro settore avere dati
concreti sulle performance produttive perché ci permette di
identificare criticità e adottare soluzioni migliorative,
aumentando la professionalità delle nostre aziende agricole".
Il settore biologico dei seminativi, secondo i primi
riscontri di MB- Tools, "è generalmente in salute e con una
gestione virtuosa delle risorse naturali anche se non mancano le
difficoltà per quanto riguarda la differenziazione delle colture
per affrontare meglio il rischio d'impresa, la capacità di
sostenere investimenti importanti, ma necessari in innovazione e
agricoltura di precisione".
"Per una piccola o media impresa, - conclude Giovanni
Battista Girolomoni, presidente della cooperativa agricola Gino
Girolomoni - sarebbe difficile sostenere questi progetti da
sola, ma lavorando insieme possiamo anticipare i cambiamenti e
ridurre gli errori, migliorando la competitività sul mercato".
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