Il pescato locale, nel segno
della sostenibilità, valorizzato attraverso le inedite proposte
di sei chef. È il cuore dell'iniziativa ideata da Casa Clat,
suite hotel nel centro di Cagliari.
A Nicola Bonora del Motelombroso di Milano, sul Naviglio
pavese, sono affidate le due serate di apertura, giovedì 1 e
venerdì 2 agosto. Si prosegue il 5 settembre con Davide Atzeni
di Coxinendi di Sanluri, il 26 saranno ai fornelli Danilo e
Tonino Delrio del Musciora di Alghero, il 9 ottobre Mauro Ladu
di Abbamele Osteria di Mamoiada, il 17 Clelia Bandini di Lucitta
di Tortolì e il 24 Roberto Paddeu del Frades di Porto Cervo e
Milano.
Bonora, oristanese, con importanti esperienze tra i
ristoranti in Italia ed Europa, al fianco di maestri dei
fornelli, a Casa Clat porta la sua idea di "cucina radicale ma
non radicata", aperta ad altre etnie, in un confronto tra gusti,
tendenze e tecniche di altri Paesi, con le radici salde nella
sua tradizione. "In primo piano c'è l'attenzione alla
sostenibilità, alla valorizzazione dei prodotti locali, di
stagione, da piccoli produttori, artigiani
dell'agroalimentare", spiega.
Il menù proposto è nel segno anche della convivialità. "Il
tesoro di un cuoco è la materia prima, e la mia terra d'origine,
l'Oristanese, è ricca di prodotti dell'enogastronomia di gran
qualità", aggiunge.
Un itinerario geografico e tra i gusti. Cina e Sardegna
dialogano nel Bao fritto, crudo di gambero, stracciatella e
basilico accompagnato da testa di gambero alla brace ripiena. Si
prosegue con french toast con ricciola, zucchina scabecciu e
caviale, ancora, pistoccu, pomodoro e arselle alla brace.
C'è un gioco di consistenza e sapori anche nell'accostamento
tra anguria, rucola e cuore di tonno. Il bottone ripieno di
pecorino a latte crudo Lazzone Sa Marchesa, col sentore di
affumicato e i profumi della macchia mediterranea, l'amarognolo
della cicoria e a insaporire ulteriormente, una spolverata di
sommacco, è un viaggio tra Sicilia e Sardegna. Omaggia le sue
origini con la cernia alla brace, vernaccia di Oristano, burro
e salvia.
Per i dessert, in condivisione, il cuoco abbina tarta de
queso, specialità dei Paesi Baschi con casu axedu e zippola di
seppia. Uno sguardo alla Spagna e uno ancora alla Sardegna.
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