"Saluto Vinitaly con una percezione
di ottimismo e di positività che c'è oggi nel Sistema Italia.
Oggi la nostra Nazione ha più fiducia in se stessa di quanta ne
avesse in passato. Io sento tra i padiglioni di Veronafiere
tante persone che, anche in momenti di difficoltà, guardano
avanti con la consapevolezza delle nostre potenzialità. Siamo un
Paese che, se sfrutta bene quello che ha, può diventare la
nazione più ricca del pianeta". Così il ministro
dell'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Francesco
Lollobrigida in partenza da Vinitaly dopo aver salutato l'Arma
dei Carabinieri, i Nas, gli ispettori dell'Antifrode, e le forze
armate presenti ai lavori dello stand Masaf.
"Il settore vino - ha osservato il ministro - ha dimostrato di
saper rispondere alla competizione di mercato e ai cambiamenti
dei gusti mettendo in campo produzioni di sempre maggiore
qualità. Nel mondo l'Italia viene associata all'idea di qualità
e non dobbiamo perdere questo tipo di riferimento che porta alla
crescita. Occorre perciò essere ancorati alla tradizione, al
valore delle cose che ci hanno reso forti. Non servono grandi
quantità produttive, del resto le dimensioni territoriali del
made in Italy non lo consentono, ma essere percepiti nei quattro
angoli del pianeta come una filiera di eccellenza".
Il ministro Lollobrigida, dopo la Franciacorta e Verona,
raggiungerà oggi il Salone del mobile in corso a Milano. Ma
dalla prima ministeriale Oiv in Franciacorta e dalla 56/a
edizione di Vinitaly "ci portiamo dietro - ha detto ancora
Lollobrigida - la consapevolezza che l'impresa italiana è sana.
E che tra gli imprenditori del settore vitivinicolo c'è grande
fiducia e ottimismo in questo momento. E anche se le cose nel
mondo non vanno benissimo, gli italiani sanno che c'è un forte
asse ha sottolineato infine Lollobrigida - tra governo e
sistema produttivo che punta a far crescere la ricchezza per poi
poterla ridistribuire senza fare debito e senza svendere gli
assett strategici".
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