Stanno suscitando polemiche e
proteste a Venezia i lavori per l'installazione del "Villaggio
Coldiretti" che l'associazione sta erigendo nella zona di Riva
Sette Martiri, nel sestiere di Castello, in vista della tre
giorni per promuovere il Made in Italy e le eccellenze
enogastronomiche.
La presenza dei cantieri per l'allestimento del "Villaggio"
ha sollevato contestazioni prima di tutto per lo scarso rapporto
della città lagunare con l'attività agricola. Ma soprattutto
perché l'iniziativa è stata autorizzata in un punto della città
già "invaso" da altri eventi, come la Biennale d'Arte e la
tradizionale Sagra di San Pietro di Castello, che già attirano
migliaia di visitatori.
Ulteriore protesta per alcuni danni alla pavimentazione
durante i lavori, che però sono stati riparati, e per
l'"invasione" di alcuni spazi solitamente utilizzati dai
residenti: i Giardini, la riva e la zona del "monumento alla
Partigiana" che appare nascosto da tralicci e gazebo. Le
opposizioni in Comune hanno annunciato una "passeggiata di
protesta" in occasione dell'inaugurazione, prevista per domani.
"Stiamo cercando di risolvere ogni problematica
tempestivamente - si scusa oggi Coldiretti -, in particolare in
ogni zona in cui abbiamo rilevato danni ai sanpietrini sono
stati ripristinati in accordo con l'amministrazione comunale.
Così come siamo intervenuti sul verde della zona Giardini, che è
stato sistemato e sarà risistemato nuovamente a conclusione del
Villaggio. Insomma, stiamo intervenendo rapidamente perché siamo
i primi a voler bene a questa città e di cui vogliamo,
attraverso questo Villaggio, anche per valorizzarne ancora di
più la sua forte vocazione agricola fatta di prodotti unici,
patrimonio di biodiversità e sostenibilità, che hanno reso
l'Italia famosa in tutto il mondo".
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