Col maltempo di questi giorni e
grazie alle diminuzioni termiche si avvicina sempre più la prima
vera grande buttata di funghi porcini, su e giù per l'Italia.
L'attesa dei cercatori e degli amanti della buona tavola cresce
ma, stando al monitoraggio avviato online da funghimagazine.it,
dove si sono avute piogge importanti e copiose invevitabilmente
le nascite di porcini sono cessate immediatamente. Sta accadendo
nel Torinese, in Valsesia, in Insubria. Dove c'erano già buoni
cenni di partenza di buttata, i "lavandini" di pioggia hanno
bloccato tutto quanto.
Boschi invasi da lumache (che divorano ogni funghetto che
tenta di nascere), lettiere letteralmente zuppe d'acqua con
muffe che prolificano con temperature diminuite ma, ancora
troppo alte rispetto alle aspettative per il periodo. La stessa
cosa accade regolarmente ormai da settimane in Friuli Venezia
Giulia e in alcune zone del Veneto dove, piove regolarmente sul
bagnato, col risultato che, tolti Finferli, Russule, Trombette
dei morti e molti "cambiacolore", di porcini se ne trovano ben
pochi.
É andata meglio, stando alle segnalazioni degli appassionati
della cerca, in Liguria-basso Piemonte dove incredibilmente
assistiamo a nascite di Porcini senza sosta, ormai dal mese di
giugno. Ora a quote più basse, ora più alte, ora su versanti
Nord, ora su quelli Sud o Est-Ovest, sta di fatto che qua in
zona le buttate si accavallano l'una sull'altra, dando
l'impressione di un'unica buttata senza fine.
Anche nella macro-area
Spezzino-Lunigiana-Garfagnana-Appennino Tosco-Romagnolo si sta
raccogliendo bene ormai da diversi giorni, in alcuni casi
persino da alcune settimane, grazie a piogge frequenti e spesso
generose. In generale, concludono i cercatori esperti guardando
al meteo, "queste piogge non produrranno effetti in forma di
nascite di porcini prima della settimana entrante. probabilmente
addirittura prima del 18-20 settembre.
La ragione dei ritardi è dovuta al fatto che molte piogge
assai generose, sono giunte a buttate in fase di avvio,
bloccandole di fatto e rimandandole a data da destinarsi, in
alcuni casi poi alle piogge troppo veementi si sono aggiunte
anche le forti folate di vento che hanno caratterizzato gli
ultimi giorni in molte zone del Nord e del Centro Italia. Il
vento ricordiamolo, non è deleterio per principio. Lo è quando
accarezza i porcini già nati perché li disidrata, li fa
screpolare-crepare-rompere, rende impossibile la maturazione
delle spore, costringendo le colonie fungine a bloccarne
ulteriori nascite".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA