La Sardegna enologica registra
numeri e qualità da record. Ad ogni vendemmia vede crescere la
sua reputazione. Uno spaccato più che incoraggiante che emerge
dalla Guida ai migliori vini della Sardegna 2025 di
Vinodabere.it curata dai giornalisti Maurizio Valeriani e
Antonio Paolini e disponibile online.
Con un primo dato significativo: i vini sardi che hanno
raggiunto il punteggio di 100/100 sono otto: Vermentino di
Gallura Superiore Antonella Collection 2020-Pedres; Ruinas del
Fondatore 2021-Depperu; Vermentino di Sardegna Boese Vigna
Truvaoes 2023-Binza 'e su Re; Rosso Kantharu 2020-Fulghesu Le
Vigne; Mandrolisai Azzàra Domos de Pedra 2022-Fradiles;
Mandrolisai S'Òmine Creccherie 2022-Cantina Pisu Luigi; Cannonau
di Sardegna Ghirada Palagorrai 2021-Mussennore; Cannonau di
Sardegna Ghirada Elisi Sa 'e Antoni 2022-Francesco Cadinu.
Oltre 118 etichette, poi, quasi un terzo di quelle recensite,
hanno superato i 98 punti raggiungendo la Standing Ovation, il
massimo riconoscimento. "La guida è stata organizzata in 38
sottosezioni per indagare capillarmente tutte le realtà
territoriali ed espressive dell'Isola - spiegano Valeriani e
Paolini - Accanto agli affermati top player, sono sempre più
numerose le realtà in partenza meno celebri, capaci di
primeggiare e fare centro. Aumentano poi le sottozone di fresca
emersione che propongono prodotti da prima linea".
Le valutazioni degli esperti della guida sfatano una serie di
stereotipi. "L'esempio più lampante è quello del Cannonau, uno
dei vitigni bandiera, in grado di esprimersi oggi in vini meno
alcolici e moderni, in linea con le nuove esigenze del mercato",
sottolineano i curatori.
La sorpresa del 2025 arriva dal Mandrolisai, con la sua
omonima denominazione, la doc più territoriale della Sardegna
con tre vitigni utilizzati in blend, Bovale, Cannonau e Monica:
sono tre i vini nella top otto premiati con 100/100. Convince
sempre più il Cagnulari che ha ottenuto sette Standing Ovation.
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