(v. 'Lollobrigida, 'Vinitaly Usa apre una...' delle ore 10:38)
Gli Stati Uniti si confermano la
prima destinazione per l'export di vini italiani: valgono il 29%
delle vendite a livello globale, con 939 milioni di euro nel
primo semestre del 2024, in aumento del 4,7% in valore e del 2,5
% in volume, rispetto allo stesso periodo del 2023. E' lo
spaccato del settore calcolato dall'Osservatorio Federvini in
collaborazione con Nomisma, in occasione della prima edizione
del Vinitaly Usa di Chicago. La presidente Micaela Pallini,
intervenuta all'evento, ha sottolineato un incremento
complessivo delle vendite del 188% negli ultimi vent'anni; in
particolare il dato sui volumi che crescono insieme ai valori è
un segnale di conferma di fiducia, pur in un contesto complesso.
Nel primo semestre le esportazioni negli Usa hanno fatto
registrare 668 milioni di euro di vini fermi, seguiti da
spumanti con 260 milioni. Il Prosecco continua a trainare le
esportazioni italiane negli Stati Uniti, raggiungendo 225
milioni di euro nel primo semestre (+5,7% sul 2023). Promettenti
le performance anche dei vini rossi toscani e piemontesi e dei
bianchi siciliani.
Una settimana densa di appuntamenti con il Vinitaly Usa che
si è svolto sulla scia della New York Wine Experience
organizzata da Wine Spectator, ricorda Federvini, dove sono
stati annunciati i 'Top 10 Wines of 2023', classifica nella
quale compaiono tre etichette italiane, fra cui il Brunello di
Montalcino 2018 di Argiano, il Taurasi Radici Riserva 2016 di
Mastroberardino e il Chianti Classico Marchese Antinori Riserva
2020.
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